Il Corvo: vietate le armi sul set del reboot, in ricordo di Brandon Lee
Il reboot de Il Corvo ha vietato le armi, dopo la morte di Brandon Lee avvenuta sul set del film originale del 1994.
Certe tragedie sono difficili da dimenticare, specie quelle che coinvolgono star del calibro di Brandon Lee e set di film iconici come Il Corvo, dove il figlio di Bruce Lee è deceduto a causa di un colpo di pistola. Ma non serve andare indietro di 30 anni per parlare di sicurezza sui set cinematografici, basti pensare alla tragedia del set del western Rust, per cui Alec Baldwin sta ancora pagando le conseguenze.
Due incidenti di cui si continua inesorabilmente a parlare, per cui è logico che una produzione come il reboot del film del 1994 diretto da Alex Proyas abbia deciso di prendere delle misure precauzionali, anche come forma di rispetto verso l’icona che è stata Brandon Lee, senza il quale ci è difficile immaginare un Eric Draven diverso da lui.
Ci proverà il 28 agosto Bill Skarsgård, il protagonista di questo nuovo adattamento diretto da Rupert Sander, una nuova rivisitazione del cupo fumetto del 1989 che promette di essere più brutale e cruda della versione di Proyas del 1994, ma c’è un elemento della storia del franchise che il regista era ovviamente determinato a non replicare.
Durante la produzione dell’adattamento cinematografico del 1994, la star Brandon Lee venne accidentalmente colpita e uccisa sul set da una pistola “oggetto di scena”. Quella tragedia si è ripetuta decenni dopo sul set di Rust nell’ottobre 2021, quando la direttrice della fotografia Halyna Hutchins fu uccisa a colpi di arma da fuoco a causa della presenza di veri proiettili in una pistola di scena, impugnata da Alec Baldwin. Considerando il fatto che Sanders ha girato il suo film nel 2022, entrambi gli incidenti hanno rafforzato l’insistenza del regista nel voler avere un set il più sicuro possibile.
“La sicurezza è la priorità numero uno”, ha detto il regista. “I set cinematografici sono molto pericolosi. Ci sono auto in rapido movimento con gru bloccate in cima. Ci sono stuntman che cadono su cavi giù per le scale. Anche solo camminare su un set di notte con macchine per la pioggia e luci è pericoloso, stai lavorando in un ambiente industriale. Quindi è pericoloso. Devi essere al sicuro. Il primo giorno ho incontrato il reparto effetti speciali e l’armaiolo, che è stato fantastico, a Praga. Erano molto attenti alla sicurezza. Seguono tutte le stesse linee guida dell’esercito quando si tratta di armi, ma non volevo nemmeno rischiare”.
“Quindi ho detto, categoricamente, ‘Non avremo armi da fuoco sul set’, il che significa che non avevamo una pistola che avrebbe potuto avere un proiettile vivo o a salve nelle vicinanze, in modo che nessun proiettile potesse finirci dentro. Sono tutte pistole Airsoft e alcune di esse sono solo di gomma e non hanno alcun meccanismo di sparo“.