Il Gladiatore, Ridley Scott svela la stroncata sceneggiatura che vedeva Russell Crowe tornare come Massimo

Il celebre regista svela quali folli idee aveva pensato per far tornare Russell Crowe nei panni di Massimo.

Il Gladiatore 2, sequel dell’ormai più che iconico film del 2000 diretto da Ridley Scott, è attualmente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. A più di 20 anni di distanza il pubblico ha finalmente modo di vedere la storia continuare, ovviamente senza il suo protagonista Massimo Decimo Meridio. E, seppure il personaggio interpretato da Russell Crowe sia morto alla fine del film, a lungo Scott e Crowe hanno cercato di realizzare un sequel con il defunto celebre generale romano. In una recente intervista, il cineasta ha infatti svelato l’assurda idea per riportare in vita il personaggio di Massimo.

Il sequel cancellato de il Gladiatore che vedeva Massimo tornare dal regno dei morti

Il Gladiatore cinematographe.it

Il rinomato cineasta Ridley Scott, padre di entrambi i film de Il Gladiatore, in una recente intervista per la rivista People ha svelato i retroscena sulla lunga gestazione del sequel, tra le sceneggiature bocciate anche quella di una resurrezione di Massimo e quella di un portale per riportare in vita il generale romano. Parlando del grande interesse per far tornare il personaggio di Massimo Decimo Meridio, Scott ha rivelato che tra i grandi sostenitori dell’idea c’era proprio Russell Crowe.

Russell ed io ci abbiamo pensato seriamente circa 18 anni fa. Avevo Nick Cave per scrivere la sceneggiatura e continuavo a dire [a Russell] ‘guarda che sei morto’. Ma lui continuava a ribardirmi ‘so che sono morto. Ma voglio tornare in vita dal regno dei morti’.” Scott ha poi affermato che per tentare di far tornare il personaggio aveva ideato “un portale per farlo tornare in vita dai morti“, ma che allo stesso tempo “l’unico modo per riuscirci era andare in un’altra battaglia e passare per lo spirito di un guerriero in punto di morte. Cosicché lui torna attraverso il corlpo del combattente. E quindi questo era il suo portale.” L’unico problema a questa idea era infatti che Massimo avesse sembianze diverse, cosa che non è piaciuta a Russell Crowe, ecco le parole di Scott: “Mi aveva detto alla proposta ‘beh allora non è una dannata buona idea, o no? Non funziona per niente.”

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