Il Trono di Spade, Peter Dinklage sul finale della serie: “Ecco perché non è piaciuto”
Secondo l'attore il finale della serie avrebbe "sovvertito le aspettative" dei fan!
Peter Dinklage, il Tyrion Lannister di Il Trono di Spade, ha parlato dei motivi per cui l’episodio finale della serie non è piaciuto al pubblico
Che il finale di Il Trono di Spade non sia piaciuto al pubblico è chiaro, ormai, dalla messa in onda nella primavera del 2019. Un duro colpo per tutti i fan della serie, campionessa di incassi e soprattutto di premi. L’ultima stagione, tuttavia, rimarrà nella storia per essere una delle più odiate di sempre. Peter Dinklage, l’interprete di Tyrion Lannister, ha espresso dopo due anni la sua idea al riguardo. Dunque, perché il finale di serie di Il Trono di Spade non è piaciuto al pubblico (ma nemmeno alla critica)? L’attore ha risposto alla domanda in una recente intervista per il New York Times.
“Volevano che i bei ragazzi bianchi finissero insieme cavalcando romanticamente verso il tramonto” ha affermato Dinklage, immaginando la delusione dei fan nel non vedere la Regina dei Draghi, Daenerys, finire tra le braccia del nipote/amante Jon Snow. “Ad ogni modo, è finzione. Fatevene una ragione” ha aggiunto. Dinklage, che dopo il ruolo di Tyrion in Il Trono di Spade è diventato uno dei leading men di Hollywood, è al momento impegnato nel ruolo di protagonista nel nuovo musical Cyrano.
L’attore ha delle idee molto chiare riguardo le polemiche scatenate dalla puntata finale di Il Trono di Spade: “Penso che la ragione dietro le reazioni negative all’episodio finale sia stata la rabbia del pubblico riguardo il fatto che li stavamo abbandonando. Stavamo per interrompere la messa in onda dello show e gli spettatori non sapevano cosa fare la domenica sera. Volevano di più, così hanno cominciato a lamentarsi della fine della serie. Doveva finire quando è finita, nel modo in cui l’hanno fatta finire, perché la qualità dello show era dovuta proprio al suo essere in grado di sovvertire le aspettative: gli eroi sono diventati cattivi ed i cattivi eroi”.