Il viaggio di Yao: tre nuove clip del film di Philippe Godeau
Omar Sy è il protagonista delle nuove clip tratte da Il viaggio di Yao, il film di Philippe Godeau che lo vede nei panni dell'attore idolo del giovane Yao
Philippe Godeau torna al cinema con Il viaggio di Yao, una commedia divertente ma dalle grande emozioni: scopriamo tutti i dettagli con le tre nuove clip
Il regista francese Philippe Godeau torna sul grande schermo con Il viaggio di Yao, una commedia che saprà conquistare il pubblico con grandi risate e forti emozioni e che vanta nel cast la partecipazione di Omar Sy.
Il viaggio di Yao racconta la storia di un giovane ragazzo del Senegal, che è disposto a tutto pur di incontrare il suo idolo, l’attore francese Seydou Tall, diretto in Dakar per la presentazione di un libro.
Yao vive nel nord del Senegal, ha tredici anni e vuole incontrare a tutti i costi il suo idolo: Seydou Tall, un celebre attore francese invitato a Dakar per presentare il suo nuovo libro. Per realizzare il suo sogno Yao organizza la sua fuga a 387 km da casa. Toccato dal gesto del ragazzo, Seydou decide di riaccompagnarlo a casa attraversando il paese… Tra mille avventure per la strana coppia sarà un rocambolesco ritorno alle radici.
Nei panni del celebre attore troviamo proprio Omar Sy, protagonista insieme al giovane Lionel Basse, che qui interpreta Yao, delle nuove tre clip del film. La prima, dal titolo Everything’s gonna be alright, mostra Seydou durante il viaggio in macchina in compagnia di Yao e di un’altra ragazza.
Nella seconda clip invece, Libri, i due protagonisti discutono mentre sono in pausa dal viaggio.
L’ultima clip infine, dal titolo Il mare, vede Seydou e Yao concedersi un momento di pausa sulla spiaggia.
Nel cast de Il viaggio di Yao troveremo anche Germaine Acogny, Fatoumata Diawara e Gwendolyn Gourvenec. Il film debutta nelle nostre sale oggi, giovedì 4 aprile, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis. Lo stesso regista ha spiegato cosa l’ha spinto a realizzare il film:
L’idea di questo film mi è venuta molto tempo fa. Ne ho parlato con Omar Sy perché ho intuito che sarebbe stato sensibile a questa storia, che ne avrebbe condiviso gli aspetti intimi e i valori che trasmette. Al di là della bellezza estetica ed esotica del Senegal, sono infatti i principi intrinsechi alla sua cultura che mi toccano e che volevo che emergessero nel film: il senso della famiglia, della condivisione, dell’accoglienza, della fede che si percepisce in modo molto forte quando ci si trova nel paese. Avevo intuito che Omar avesse bisogno di confrontarsi con le sue radici e che sarebbe stato positivo che lo facesse davanti a una macchina da presa.