Independence Day: lo studio non voleva Will Smith, temendo un flop
Per avere Will Smith nel suo Independence Day, Roland Emmerich è stato costretto a minacciare la Universal.
Roland Emmerich e Dean Devlin ricordano come Independence Day sia stato vicino a non avere Will Smith come protagonista, con lo studio contrario al casting
Difficile immaginare qualcun altro al posto di Will Smith prendere a pugni gli alieni di Independence Day, ma pare che il team creativo dietro al film abbia dovuto sudare le proverbiali sette camicie per far sì che il principe di Bel-Air ottenesse il ruolo nel film. Fra i titoli preferiti dal pubblico americano per festeggiare il 4 luglio all’insegna dei “popcorn movie”, il fantascientifico lungometraggio diretto da Roland Emmerich ha conquistato gli spettatori anche grazie ai suoi interpreti; secondo il regista, sua intenzione era sin dall’inizio quella di avere la star di Men in Black accanto a Jeff Goldblum, ma la Universal non era della stessa idea.
Intervistato da The Hollywood Reporter, Emmerich ha spiegato come nella lista dei papabili protagonisti ci fosse anche Ethan Hawke, che per il cineasta tedesco, tuttavia, “era troppo giovane.” Il regista dichiara di aver sempre avuto nella mente la coppia che infine è riuscito a portare sullo schermo, ma lo studio non era felice di avere Will Smith come star del film, definendolo “privo di esperienza”, incapace di funzionare nei mercati internazionali. I dirigenti avrebbero detto al produttore Dean Devlin: “Se assumete un nero per questa parte, ucciderete il [botteghino] straniero.” Il team creativo però era sicuro della propria posizione, convinto che il genere fantascientifico avrebbe assicurato ottimi incassi anche all’estero.
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Per Devlin, è stata una vera e propria “guerra” riuscire ad avere Will Smith in Independence Day, vinta anche grazie alla caparbietà di Emmerich, che si sarebbe battuto fino in fondo per difendere la propria scelta. Con le riprese sempre più vicine, il film non si era ancora assicurato i due attori principali, così il regista si sarebbe giocato il tutto per tutto, minacciando di cambiare studio, per quanto egli stesso abbia ammesso come probabilmente non sarebbe stato possibile. La minaccia, però, funzionò comunque, con la Universal che acconsentì al casting, regalando a Will Smith uno dei suoi ruoli più celebri.