Ischia Film Festival 2019: svelati i film in concorso
Dal 29 giugno al 6 luglio si svolge la nuova edizione di Ischia Film Festival 2019 che prevede un concorso di film con anteprime europee e internazionali
La nuova edizione di Ischia Film Festival 2019, dal 29 giugno al 6 luglio, prevede un concorso di film con anteprime europee e internazionali
La diciassettesima edizione della kermesse campana si svolgerà a Ischia dal 29 giugno al 6 luglio 2019. I direttori artistici, Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, e il Comitato del Festival hanno scelto i film in concorso tra oltre 700 pellicole arrivate da ogni parte del mondo: l’aspetto competitivo della Manifestazione sarà suddiviso in tre sezioni (12 lungometraggi, 14 cortometraggi e altrettanti documentari). L’attenzione dei due direttori artistici è stata rivolta in modo particolare alla scelta cinematograficamente ecumenica di abbracciare film che provenissero dal maggiore numero possibile di culture e di tradizioni.
Dai titoli selezionati per Ischia Festival 2019 emerge – inoltre – una cura rivolta alla centralità del ruolo della donna; molte opere in concorso indagano, narrativamente ed emotivamente, la figura femminile: Celeste (Australia, 2018) di Ben Hackworth, film in anteprima italiana sulle difficoltà esistenziali di una donna (interpretata da Radha Mitchel) madre e vedova; e Ángela (Colombia, 2019) di Agamenon Quintero, opera in anteprima internazionale sulla condanna culturale di una società in cui nascere donna equivale a una vita di sofferenza.
Presente in concorso molte opere italiane e produzioni/co-produzioni estere con esponenti della cultura cinematografica italiana (l’attore Vinicio Marchioni nel noir svizzero Cronofobia di Francesco Rizzi; e Giovanni Pompili con la co-produzione Italia-Belgio di Coureur di Kenneth Mercken). L’Italia è rappresentata, nella sezione lungometraggi, anche da Rudy Valentino di Nico Cirasola e da Il bene mio di Pippo Mezzapesa. Nella sezione documentario e cortometraggi sono presenti Christian Carmosino e la sua riflessione sulla guerra in Kobarid, Margherita Pescetti con un’opera su una famiglia di coloni israeliani in uno sperduto avamposto in Palestina in Life is but a dream e il premiatissimo corto di Vito Palmieri, Il mondiale in piazza.