Jada Pinkett Smith e l’alopecia: cause, sintomi e cura della malattia dermatologica della moglie di Will Smith
Tutte le informazioni sull’alopecia areata, di cui soffre Jada Pinkett Smith.
Approfondiamo cos’è l’alopecia areata, dalle cause ai trattamenti
In nome della sua donna, Will Smith ha rifilato un sonoro schiaffone a Chris Rock durante la notte degli Oscar 2022. La battuta di quest’ultimo sulla rasatura di Jada Pinkett Smith ha scatenato la reazione furiosa della star di Hollywood. Il punto è che la moglie porta i capelli così corti a causa dell’alopecia, un disturbo comune. Scopriamo in cosa consiste, le cause, i sintomi e le cure.
L’alopecia areata di Jada Pinkett Smith consiste in una malattia dettata da una disfunzione del sistema immunitario, che smette di riconoscere i follicoli e, percependoli “nemici”, li attacca e ne blocca l’attività. Colpisce il 2 per cento della popolazione e prevede la caduta dei capelli, nonché, talvolta, di peli di altre parti del corpo. Può essere a chiazze (zone specifiche), totale (tutto il cuoio capelluto) e universale (cade ogni capello e pelo del corpo).
Pure nelle forme più gravi, la ricrescita dei peli spesso può avvenire senza la necessità di sottoporsi ad alcun trattamento, in particolare entro un anno dal presentarsi della malattia. Come riportano le ultime stime, la percentuale di guarigione è compresa fra il 34 e il 50 per cento.
L’alopecia femminile, del quale soffre Jada Pinkett Smith, colpisce in Italia circa 4 milioni di donne, soprattutto a seguito della monopausa, quando l’assetto ormonale muta e i capelli finiscono per assottigliarsi fino a cadere.
Nel caso del sesso femminile, un tempo il principale marcatore impiegato era l’iper-androgenismo, cioè l’eccesso di ormoni maschili. In realtà, successivi studi hanno dimostrato che il fenomeno rischia di presentarsi pure con livelli normali degli ormoni maschili. Per ottenere delucidazioni in merito e uno studio della specifica situazione si prega di recarsi dal dermatologo, il professionista esperto in tali questioni.
Nell’alopecia areata, assistita ad esempio in Jada Pinkett, Smith incide una forte predisposizione genetica e pure i bambini rischiano di soffrirne. A riguardo del trattamento da seguire, le opzioni sono diverse, da valutare con persone qualificato.
È possibile scegliere tra medicali che intervengono sulla componente autoimmune dell’alopecia areata (tipo i corticosteroidi) o tra principi attivi in grado di favorire la riscrescita di peli e capelli (antralina, minoxidil). Inoltre, vi sono pure sostanze atte a sensibilizzare la cute, provocando reazioni eczematose nell’area trattata (acido squarico, difenciprone). L’immunoterapia topica è scarsamente indicata e applicata nel paziente pediatrico.
Attualmente i ricercatori stanno studiando i cosiddetti JAK-ibitori, dei promettenti farmaci biologici potenzialmente usufruibili sia in modo topico che sistemico. Prima di poterne stabilire l’efficacia, qualsiasi genere di cura va protratta per un periodo di tempo minimo dai 9 ai 12 mesi. Non sappiamo a quali trattamenti si sia sottoposta Jada Pinkett Smith.
Una calvizie più o meno pronunciata dipende talvolta anche dal cancro, vuoi per colpa delle conseguenze dirette delle terapie sui follicoli piliferi oppure per il forte stress provato. A tal proposito, è comunemente usato lo spironolattone, lungamente valutato dalla scienza per gli effetti estrogeno-simili, fonte di dubbi circa l’assenza di controindicazioni nelle pazienti con tumore al seno.
Comunque, in base a una recente ricerca pubblicata sul Journal of the American Academy of Dermatology, il farmaco sembrerebbe tranquillamente utilizzabile.
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