Jake Gyllenhaal parla di Taylor Swift: la sua risposta al video “All Too Well”
Jake Gyllenhaal parla ancora della polemica scatenata dal videoclip della sua ex Taylor Swift, All Too Well.
Jake Gyllenhaal, dopo essere stato coinvolto dall’incredibile polemica scatenata dal video della sua ex Taylor Swift All Too Well, dice la sua
Jake Gyllenhaal, dopo aver ricevuto commenti e polemiche in seguito all’uscita del videoclip con tanto di cortometraggio di All Too Well della sua ex Taylor Swift, ha finalmente trovato le parole per poter rispondere alla questione. In un primo momento, una grande vergogna aveva preso l’attore che aveva definito il suo stato d’animo riguardo l’ album della Swift con le parole: “Sono mortificato e imbarazzato“. Tuttavia, il tempo deve aver lenito le ferite dell’attore di Spider-Man: Far From Home, perché in una recente intervista con Esquire le sue parole riguardo All Too Well sembrano essere molto più lucide e serene.
Ecco cosa ha detto Jake Gyllenhaal della polemica e dei commenti dei fan riguardo All Too Well: “Non ha nulla a che fare con me. Si tratta del suo rapporto con i fan, è il suo modo di esprimersi. Gli artisti attingono alle proprie esperienze personali come fonte di ispirazione e non provo risentimento nei suoi confronti”. L’attore ha inoltre commentato il grande trambusto causato dalla reazione dei fan al video: molti hanno riempito Jake di commenti poco carini. “Io penso che sia importante, quando i nostri sostenitori diventano indisciplinati, gestire la situazione e invogliarli ad essere civili. Non si può consentire il cyberbullismo” ha commentato la star.
Nella stessa intervista con Esquire, Jake Gyllenhaal ha allargato la questione al cyberbullismo come questione problematica riguardante la società: “Questo richiede una domanda filosofica più profonda. Non riguardante l’ individuo di per sé, ma circa una conversazione che ci permette di esaminare come possiamo, o addirittura dobbiamo, assumerci la responsabilità di ciò che diciamo, chiedendoci che contributo diamo al mondo. Come possiamo parlarne? Lo vediamo in politica. C’è rabbia e divisione, ed è letteralmente una questione di vita o di morte”.