James Bond e il volto nascosto che lega (quasi) tutti i film della saga

Compare in 17 film del franchise.

La saga di James Bond, pur essendo una delle più longeve nella storia del cinema, non presenta una vera e propria continuità narrativa. Ogni interprete dell’agente 007 – da Sean Connery a Pierce Brosnan fino a Daniel Craig – ha portato il personaggio in universi distinti, con toni e stili differenti. Tuttavia, c’è un elemento comune che attraversa gran parte della serie, un volto che solo i fan più attenti potrebbero aver notato.

In ben 17 dei 25 film della saga, un uomo appare in brevi cameo, interpretando ruoli di contorno che spaziano da un soldato di Fort Knox a un membro del consiglio di sicurezza russo, passando per un prete greco a un matrimonio o un semplice passante in un corridoio. Il suo nome è Michael G. Wilson, e la cosa curiosa è che non si tratta di un attore.

Wilson fece il suo primo cameo nel 1964 in Agente 007 – Missione Goldfinger, ma fu negli anni ’70 che il suo contributo al franchise divenne fondamentale. Iniziò a lavorare come produttore esecutivo con Moonraker – Operazione spazio e da allora è stato uno dei pilastri dietro le quinte della saga. Oggi, Wilson è considerato una sorta di “Kevin Feige” del mondo di Bond, insieme a Barbara Broccoli, figlia del defunto Albert R. Broccoli, il fondatore di Eon Productions.

Eon Productions, attiva fin dagli anni ’60, è il marchio principale dietro i film di James Bond. Con l’eccezione della commedia parodica del 1967 Casino Royale, tutti i film ufficiali della saga sono stati prodotti da Eon. Michael G. Wilson e Barbara Broccoli hanno ereditato la guida del franchise, garantendo la continuità produttiva della serie.

Il futuro (incerto) di James Bond

Attualmente, lo sviluppo di nuovi film di James Bond è in pausa. Le divergenze tra Eon Productions e Amazon, attuale proprietaria del franchise, hanno rallentato il processo di selezione di un nuovo attore e la definizione della direzione generale della saga. In una recente dichiarazione, Barbara Broccoli ha espresso il suo disappunto verso il team di Amazon, definendoli in modo colorito come “fottuti idioti”.

Nonostante l’incertezza sul futuro di James Bond, figure come Michael G. Wilson continuano a rappresentare un legame simbolico con il passato della saga, un filo conduttore che collega decenni di storie, volti e avventure dell’agente segreto più famoso al mondo.

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