James Bond andrà in rovina? Lo sceneggiatore di Skyfall è molto preoccupato dopo l’acquisizione di MGM
Recentemente Metro-Goldwyn-Mayer è stata comprata da Amazon per un totale di 8,45 miliardi di dollari ed è chiaro che ci saranno molti cambiamenti per la nota company hollywoodiana
James Bond cambierà la sua natura dopo che c’è stato questo importante cambiamento aziendale?
James Bond è una figura cinematografica talmente tanto importante e impattante che è difficile pensare la settima arte senza la sua presenza vigile, la sua fedele pistola e il suo immancabile charme. La saga, come vi avevamo già sottolineato recentemente, ultimamente non se la sta passando benissimo e tra la morte del primo 007, il leggendario Sean Connery, i continui ritardi di uscita di No Time to Die e la recente acquisizione di Metro-Goldwyn-Mayer da parte di Amazon per 8,45 miliardi di dollari, l’agente segreto britannico è decisamente instabile e fragile.
Anche se i produttori dietro i lungometraggi di James Bond ovvero Barbara Broccoli e Michael Wilson hanno recentemente affermato che l’uscita delle pellicole del franchise continuerà al cinema e che effettivamente avranno controllo su diversi aspetti del brand, lo sceneggiatore di Skyfall e Spectre, John Logan (Il gladiatore, Alien: Covenant) è piuttosto preoccupato sul futuro di James Bond avendo paura che, in mano ad una così grande multinazionale, il personaggio possa subire delle modifiche drastiche, annullando totalmente l’indipendenza e controllo creativo di prima. In un recente pezzo d’opinione pubblicato sul The New York Times, l’artista ha dichiarato:
Cosa succede se una società come Amazon inizia ad avere una voce nel processo? Cosa succede al cameratismo e al controllo di qualità se c’è un signore di Amazon che analizza ogni decisione? Cosa succede quando un focus group segnala che non gli piace che Bond beva martini? O che uccide così tante persone? E quell’accento inglese è un po’ alienante, quindi potremmo avere più americani nella storia per la commerciabilità?
John Logan ha poi sottolineato come le company più potenti solitamente non salvaguardano le menti creative, ma hanno in mente solo il puro guadagno economico:
Nel contesto di un’azienda, Amazon Prime Video non tutela principalmente gli artisti. Si tratta di attirare e fidelizzare i clienti. E quando le aziende più grandi iniziano ad avere voce in capitolo su personaggi iconici o franchise, le aziende tendono a volere di più, non di meglio, e il differenziale di qualità può variare enormemente, da progetto a progetto.