James Cameron dice si all’AI per non “licenziare metà del personale”

Secondo James Cameron, l’obiettivo non è automatizzare completamente il processo creativo né sostituire il lavoro umano

James Cameron, noto per film come Avatar e Titanic, ha spiegato la sua visione dell’intelligenza artificiale applicata all’industria cinematografica, sottolineando il potenziale della tecnologia per rendere più efficiente la produzione senza compromettere l’occupazione. Cameron, oggi membro del consiglio di amministrazione di Stability AI, ha parlato del tema durante un’intervista al podcast Boz to the Future, dove ha descritto un approccio pragmatico all’adozione dell’IA nei flussi di lavoro degli effetti visivi.

Nel 2023, James Cameron si era detto preoccupato per la “militarizzazione dell’IA”

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Secondo James Cameron, l’obiettivo non è automatizzare completamente il processo creativo né sostituire il lavoro umano, ma ottimizzare la produzione per ridurre i costi e i tempi. “Non si tratta di licenziare metà del personale di un’azienda di effetti visivi”, ha affermato. “Si tratta di raddoppiare la velocità di completamento di una determinata inquadratura, in modo che la cadenza e il ciclo di produzione siano più rapidi”.

Cameron ha ribadito il valore degli artisti umani, evidenziando che con un uso mirato dell’intelligenza artificiale sarebbe possibile liberare tempo per progetti più creativi. Ha portato come esempio titoli ad alto budget e intensivi in computer grafica, come Dune o gli stessi film da lui diretti, per sottolineare quanto sia urgente trovare soluzioni sostenibili dal punto di vista economico.

L’ingresso del regista nel consiglio di amministrazione di Stability AI è stato ufficializzato nel 2024. All’epoca, il CEO dell’azienda, Prem Akkaraju, dichiarò che Cameron avrebbe contribuito a sviluppare un’infrastruttura di intelligenza artificiale pensata per i creatori di contenuti visivi. Cameron, da parte sua, ha spiegato che la sua partecipazione aveva lo scopo di comprendere meglio il funzionamento delle aziende di IA, i loro obiettivi e le sfide tecniche legate allo sviluppo di modelli su misura per esigenze specifiche del settore cinematografico.

L’attenzione di James Cameron si concentra soprattutto sull’integrazione dell’IA in attività specifiche della post-produzione, come il rotoscope o altre tecniche legate agli effetti visivi. Ritiene improbabile che l’intelligenza artificiale generativa venga usata su larga scala per creare interamente film, soprattutto dalle grandi aziende del settore tecnologico, per le quali il mercato dell’intrattenimento audiovisivo rappresenta solo una piccola parte del proprio interesse.

Questa posizione rappresenta un’evoluzione rispetto alle sue precedenti dichiarazioni. Nel 2023, Cameron si era detto preoccupato per la “militarizzazione dell’IA”, definendola il pericolo maggiore per la società. Aveva anche espresso scetticismo sulla possibilità che l’intelligenza artificiale potesse generare opere emotivamente coinvolgenti, ritenendo che una “mente disincarnata” non potesse creare una narrazione in grado di commuovere il pubblico.

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Fonte: indiewire