James Cameron mette in guardia sull’avanzata dell’intelligenza artificiale: “Vi avevo avvertito”

"Vi avevo avvertito nel 1984 e nessuno mi ha ascoltato."

James Cameron sta valutando l’impatto dell’intelligenza artificiale, nel mentre che la sua programmazione continua a maturare e diventare via via sempre più sofisticata. Il regista del leggendario Terminator ha ricordato ancora una volta il suo film, di cui è stato anche co-sceneggiatore e interpretato da Arnold Schwarzenegger, per aggiungere che, forse, la sua idea di fantascienza non era così inverosimile.

James Cameron, Terminator e un futuro che è già qui

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Terminator, uscito nel 1984, è un film di fantascienza su un cyborg omicida e una rete di intelligenza artificiale chiamata Skynet che controlla le armi e provoca l’olocausto nucleare, reso così spaventoso anche nel recente Oppenheimer di Christopher Nolan. Cameron ha parlato con CTV News dell’intelligenza artificiale e ha dichiarato senza mezzi termini: Vi avevo avvertito nel 1984, ragazzi, e nessuno mi ha ascoltato.

Il regista non prende la questione sottogamba e crede che l’olocausto causato da Skynet sia ancora possibile, se si dà troppa libertà all’IA: Penso che la militarizzazione dell’intelligenza artificiale sia il pericolo più grande. Penso che con l’intelligenza artificiale ci troveremo nell’equivalente di una corsa agli armamenti nucleari, e se non la costruiamo noi, lo faranno sicuramente gli altri, e quindi il problema aumenterà.”

Sui problemi più vicini nel tempo, e meno catastrofici, James Cameron non crede che l’intelligenza artificiale sostituirà gli sceneggiatori, almeno non nel breve periodo: “Personalmente, non credo che una mente disincarnata che semplicemente rigurgita ciò che altre menti hanno detto, sulla vita che hanno avuto, sull’amore, sulla menzogna, sulla paura, sulla mortalità, e mette tutto insieme in una macedonia senza sapore. Aspettiamo altri 20 anni, e se un’intelligenza artificiale vince un Oscar per la migliore sceneggiatura, allora penso che dovremmo prenderla sul serio.”

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