James Gunn conferma: “George Clooney non è il nuovo Batman”
Il film-maker, dietro la trilogia di Guardiani della Galassia, da qualche tempo è diventato co-CEO di DC Studios in compagnia di Peter Safran.
James Gunn è un famoso attore, regista, sceneggiatore, produttore e musicista americano che è riuscito totalmente a rivoluzionare il mondo dei cinecomic con il suo particolare stile che unisce l’umorismo, il grottesco e il dramma. Tutto è cominciato nel 2013, quando Kevin Feige ha voluto fortemente che l’artista curasse un nuovo franchise Marvel ovvero Guardiani della Galassia. Un’impresa ampiamente riuscita visto che i tre film della saga (da poco è arrivato l’ultimo nelle sale di tutto il mondo) hanno registrato grandissimi risultati al botteghino con anche la critica che ha speso parole di elogio nei confronti della direzione artistica e tematica di questi prodotti.
James Gunn ha esordito nel mondo DC con The Suicide Squad (2021)
Detto questo, James Gunn, da qualche tempo a questa parte, è passato al nemico visto e considerato che è diventato il nuovo co-CEO di DC Studios insieme al collega Peter Safran. Un impegno decisamente importante che ha portato l’artista, dopo il suo debutto nell’universo Detective Comics con The Suicide Squad (2021) e Peacemaker (2022), a preparare un nuovo piano cinematografico e seriale per il futuro, andando a preparare un progetto a lungo termine un po’ come i Marvel Studios. In tutto questo, però, ancora non sono chiare alcune scelte che proprio l’artista ha fatto e qualcuno già immagina chi potrebbe essere effettivamente il nuovo Batman all’interno della nuova visione del futuro di Gunn.
A quanto pare, però, si tratta di conclusioni affrettate e sbagliate, come confermato nelle ultime ore da Heroic Hollywood. Un fan, infatti, ha chiesto direttamente a James Gunn se la presenza di George Clooney all’interno di The Flash si limitasse ad un semplice cameo o se c’era di più, magari la possibilità che questa versione del Cavaliere Oscuro diventasse quella canonica della DC. Purtroppo, però, il film-maker ha negato categoricamente questa possibilità.
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