James Mangold ci spiega perché guardare la versione di Logan in B/N

Il regista di "Logan", James Mangold, ha spiegato in un'intervista i motivi per guardare la versione in bianco e nero del film con Hugh Jackman.

James Mangold torma a parlare del suo ultimo film Logannel quale abbiamo visto Hugh Jackman nei panni di Wolverine per l’ultima volta. Il film è stato un successo di critica e pubblico. Dopo un paio di mesi dall’uscita di LoganJames Mangold ha annunciato l’uscita di una versione del film in bianco e nero. Oggi il regista ha deciso di spiegare ai fan e a tutti gli interessati il perché di questa versione del film e i motivi per guardarlo. La versione in bianco e nero infatti arriverà anche nelle sale cinematografiche.

James Mangold ci spiega i motivi per cui dovremmo guardare la versione in bianco e nero di Logan

“Ho esposto la mia idea alla Fox dopo l’uscita del film. Volevo davvero sperimentare creando una versione in bianco e nero del film. Avevamo già fatto qualcosa di simile nel teaser trailer, con uno stile documentaristico dove c’era Hugh che guidava. Dunque ho iniziato la realizzazione e, mentre lavoravamo sull’home video, l’idea era talmente buona che si è ampliata. Ho detto agli altri: ‘Perché non fare una versione da portare sul grande schermo per un giorno o due?’. Non avevo idea del se la Fox sarebbe stata d’accordo, né se le sale cinematografiche avrebbero risposto alla proposta. Senza accorgermene, stava già accadendo”.

James Mangold ha poi commentato l’esperienza nuova offerta dalla versione in bianco e nero di Logan. Soprattutto ha evidenziato il fatto che questa versione può connettere gli spettatori coni film del passato.

“Penso che il bianco e nero riescano a puntare l’attenzione sul personaggio, in un modo che riduce le distrazioni per lo spettatore. Ma sopratutto si tratta della possibilità di ricollegarsi ai film del passato. Ci si sente immediatamente connessi con i film western e noir, film che vorrei fossero visti molto di più. Credo che sia un modo, per i veri appassionati di cinema, di godere di questo film. È come se io fossi un musicista e decidessi di suonare la canzone che di solito eseguo con la band con un assolo di chitarra. Si tratta dello stesso processo solo una differenza”.