Jean-Luc Godard, da Macron a Guillermo del Toro: l’ultimo saluto al padre della Nouvelle Vague

Da ogni parte del mondo arrivano i tributi alla vita e alle opere di Jean-Luc Godard, morto a 91 anni.

Sono passate poche ore dalla notizia della morte di Jean-Luc Godard, regista di punta della Nouvelle Vague scomparso all’età di 91 anni, ma tanto è bastato per far piovere sul web decine e decine di messaggi di cordoglio e di tributi provenienti da leader mondiali, colleghi registi, artisti e cinefili di tutto il mondo.

Jean-Luc Godard: il ricordo social dell’amato regista morto a 91 anni

godard tributi - Cinematographe.it

Il presidente francese Emmanuel Macron è stato tra i primi a rendere omaggio a Godard, pubblicando su Twitter “il più iconoclasta dei registi della Nouvelle Vague, aveva inventato un’arte decisamente moderna e intensamente libera. Stiamo perdendo un tesoro nazionale, uno sguardo geniale”.

Godard, il cui lavoro ha aperto la strada a molti registi, è stato celebrato anche da Edgar Wright, lo sceneggiatore e regista di Last Night in Soho, che ha scritto sui social media che Godard era “uno dei più influenti, registi iconoclasti di tutti i tempi”. “Ironico che lui stesso venerasse il sistema di produzione cinematografica degli studi di Hollywood, poiché forse nessun altro regista ha ispirato così tante persone a prendere in mano una telecamera e iniziare a girare” si legge nel suo tweet commemorativo.

Tra i celebri nomi di Hollywood spunta anche Stephen Fry, il quale racconta di aver proprio recentemente rivisto Fino all’ultimo respiro e di averlo trovato sublime e avvincente come sempre. Anche Guillermo Del Toro ha reso omaggio a Godard sui social media e ha ritwittato diversi tributi al compianto regista.

Il British Film Institute ha definito Godard un “gigante del cinema che ha strappato il libro delle regole” e che ha “testato i limiti del cinema”. Il Festival di Cannes ha pubblicato su Twitter una retrospettiva dei momenti salienti della sua carriera. “Dalla sua prima apparizione al Festival in Cleo de 5 à 7 nel 1962, 21 film di Jean-Luc Godard sono stati proiettati a Cannes”, ha scritto la storica kermesse sui social.

Matthijs Wouter Knol, direttore della European Film Academy, ha dichiarato: “Con la morte di Jean-Luc Godard il cinema europeo ha perso uno dei suoi rappresentanti più non convenzionali, che ha continuamente innovato la narrativa, il suono e la cinematografia dei suoi film nel corso della sua carriera, da il suo debutto À bout de souffle a Le livre d’image, il suo ultimo film. In qualità di regista d’autore europeo, Godard ha sfidato le convenzioni stabilite da un sistema di studio americano, una sfida che è diventata solo più ampia e sempre più complessa nel mondo in cui viviamo oggi. L’incredibile corpus di opere di Godard fa già parte del patrimonio cinematografico europeo da diverso tempo e non solo rimarrà un’ispirazione per molto tempo, ma anche un promemoria della necessità di reinventare costantemente la nostra voce e lottare per la qualità e visibilità del cinema europeo”.

Anche la Biennale ricorda il regista, celebrato con il Leone d’Oro alla carriera nel 1982. Il Festival di Venezia l’ha più volte premiato, fin dagli albori della sua carriera. Nel 1983 la giuria presieduta da Bernardo Bertolucci ha premiato col Leone d’oro il suo Prénom Carmen.

Fonte: Variety