Jeffrey Epstein e la lista che terrorizza il jet set USA: emergono nomi eclatanti coinvolti negli scandali sessuali del miliardario

Con la compagna, Ghislaine Maxwell, il magnate americano aveva tessuto un traffico di prostituzione che coinvolgeva ragazze minorenni.

Fuori i nomi. Il jet set degli Stati Uniti trema dopo che un giudice di New York ha disposto la comunicazione pubblica di circa 200 persone coinvolte nel caso del traffico sessuale inerente al miliardario Jeffrey Epstein, di comune accordo con la compagna, Ghislaine Maxwell. Il magnate americano aveva sviluppato, per scopi personali e professionali, una rete che prevedeva la prostituzione di ragazze giovanissime.

Tale decisione è stata assunta nel corso della battaglia in tribunale tra Virginia Giuffre e Ghislaine Maxwell. La prima fu una delle prime accusatrici a puntare il dito contro Jeffrey Epstein e, nel 2023, ha raggiunto un accordo con il Principe Duca di York – fratello minore del Re Carlo III d’Inghilterra – a sua volta coinvolto nello scandalo.

Jeffrey Epstein: emergono nomi clamorosi nello scandalo

Nomi scandalo Jeffrey Epstein - Cinematographe.it

Secondo la tesi portata avanti dall’accusa, Maxwell avrebbe aiutato l’ex fidanzato a individuare e abusare di molte minorenni nei primi anni Duemila. Nel 2016 le autorità giudiziarie avevano respinto la richiesta della donna di archiviare il caso. Tuttavia, soltanto lo scorso anno si è disposta la pubblicazione delle carte processuali, contenenti la lista completa di tutti gli individui coinvolti.

Tra i nomi pesanti in esso presenti, ha destato subito l’interesse tale “John Doe 36”: lo pseudonimo farebbe riferimento a Bill Clinton. Nei documenti l’ex presidente degli Stati Uniti d’America viene citato oltre 50 volte, benché non gli siano state attribuite delle condotte illegali.

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Già arrestato nel 2008, al rilascio Jeffrey Epstein aveva comunque proseguito le attività losche, sfruttando i numerosi agganci con esponenti dell’alta società. Nel 2019, dopo l’ennesimo arresto, si è tolto la vita presso la struttura dov’era ricoverato. L’anno seguente Netflix ha pubblicato la docuserie Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione.

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