Jenna Ortega e quel cambiamento nelle sceneggiature di Mercoledì: “Sono stata poco professionale”

La serie Netflix di Tim Burton Mercoledì ha portato alla ribalta il talento di Jenna Ortega, ormai sulla bocca di tutti. La giovane star è ormai richiestissima in varie produzioni internazionali – come il nuovo adattamento de La casa di Bernarda Alba – e la serie Netflix ha fatto la storia della piattaforma, divenendo la seconda più grande serie in lingua inglese di tutti i tempi, ma realizzare la storia della famiglia Addams ha richiesto all’attrice di lavorare in un modo che non aveva mai fatto prima.

In un recente episodio del podcast Armchair Expert Jenna Ortega ha rivelato che, molte delle sceneggiature originali di Mercoledì, non avevano senso per lei dal punto di vista del personaggio, tanto che è arrivata a cambiare dei dialoghi senza prima consultare gli sceneggiatori. “Solo quando ho letto l’intera sceneggiatura ho capito che la serie era per un pubblico più giovane. Quando ho firmato il contratto non avevo ancora tutte le sceneggiature. Pensavo che sarebbe stata molto più dark come storia, non sapevo quale fosse il tono o come sarebbe apparsa sullo schermo”.

“Non credo di aver mai dovuto puntare i piedi così tanto come sul set di Wednesday. Tutto quello che fa Mercoledì, tutto quello che dovevo interpretare, non aveva alcun senso per il suo personaggio. Il suo essere in un triangolo amoroso? Non aveva senso. C’era una battuta su un vestito che deve indossare per un ballo scolastico con lei che dice: ‘Oh mio Dio, lo adoro’. Uffa, non posso credere di averlo detto. Ho dovuto dire di no. Ci sono stati momenti su quel set in cui sono diventata quasi poco professionale, nel senso che ho iniziato a cambiare qualche battuta“.

Ortega voleva chiaramente rendere il personaggio più tridimensionale, rispetto a come era stato dipinto nella sceneggiatura. Non voleva interpretare una Mercoledì che mancava di crescita e che era costantemente monotona, morbosa e buffa. Per Ortega quell’approccio a un personaggio così iconico non avrebbe funzionato per un pubblico adolescente. “Sono diventato molto, molto protettivo nei suoi confronti. Non puoi condurre una storia e non avere un arco emotivo perché poi è noioso e non piaci a nessuno. Quando sei piccolo e dici cose molto morbose e offensive, è divertente e accattivante. Ma poi diventi un adolescente ed è brutto e lo sai.”