Joel Kinnaman chiede un ordine restrittivo contro la modella che lo accusa di violenza
Bella Davis ha accusato Joel Kinnaman, star di The Suicide Squad, di averla violentata a New York nel 2018.
Dopo che Bella Davis lo ha accusato di violenza sessuale, Joel Kinnaman ha deciso di richiedere un ordine restrittivo contro la modella svedese-giamaicana
Nei giorni scorsi, Joel Kinnaman è finito sotto i riflettori per motivi diversi dall’uscita del suo ultimo attesissimo film, The Suicide Squad. L’attore, di origini svedesi, è infatti stato accusato dalla modella Bella Davis di averla violentata nel 2018 in quel di New York mentre lei non era del tutto in sé. La donna, all’anagrafe Gabriella Magnusson, ha anche pubblicato sui social alcuni messaggi mostrando come il legale dell’attore avesse contattato il suo nel tentativo di trovare un accordo, che secondo Davis avrebbe avuto lo scopo di “ridurla al silenzio”, ma la modella sarebbe decisa a far sì che “la verità venga fuori”.
Sulla vicenda, Joel Kinnaman ha inizialmente spiegato come i due, nel 2018, abbiano avuto una “breve relazione romantica”, nel corso della quale hanno consumato due rapporti consensuali. Ora, però, l’attore ha deciso di muoversi chiedendo un ordine restrittivo contro Bella Davis, che a suo dire avrebbe minacciato lui e la sua famiglia con l’intento di “estorcere denaro”, e che le “minacce di violenza […] sono diventate così serie e precise” da non lasciargli “nessuna scelta”.
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Secondo Kinnaman, Bella Davis ha come obiettivo quello di infangarlo pubblicamente tramite “rumor inventati e vili”, sperando che l’interprete ceda alle sue richieste che includerebbero soldi e contatti con Hollywood. Dal canto suo, la modella ha invece pubblicato una registrazione audio in svedese in cui i due avrebbero discusso della situazione su Zoom; Davis sostiene che Kinnaman abbia anche chiesto “perdono” per quanto avvenuto. La star di The Suicide Squad sostiene invece di aver parlato a lungo con la donna il 25 luglio, in una conversazione durante la quale Davis avrebbe confermato come i loro rapporti fossero stati consensuali.