Joel Kinnaman: “Da adolescente facevo a botte e fumavo erba, poi il cinema mi ha salvato”
Nel corso di una vecchia intervista, Joel Kinnaman ha ripercorso la sua complicata adolscenza.
Dietro vite e storie di successo, ci sono a volte momenti difficili e periodi bui. È questo il caso di Joel Kinnaman, l’attore svedese che ha dato il volto al capitano Rick Flag in Suicide Squad e in The Suicide Squad – Missione suicida. Nato a Stoccolma da una terapista svedese e da un soldato americano che ha combattuto la guerra del Vietnam e che in seguito disertato l’esercito dalla sua base a Bangkok, Joel Kinnaman ha svelato alcuni dettagli sulla sua difficile adolescenza in un’intervista rilasciata qualche anno fa a Mr. Porter.
Joel Kinnaman e la sua difficile adolescenza
L’attore ha raccontato che all’età di sedici anni ha deciso di lasciare la scuola, iniziando a frequentare una gang di piccoli criminali che lui ha definito scherzosamente “La zona sud di Stoccolma“. Ma Joel Kinnaman ha fatto molto più di questo, come lui stesso ha ammesso:
Uscivo e fumavo erba. Avevo molto rabbia dentro di me in quel periodo. Non riuscivo a gestirla. Facevo a botte e sfidavo i limiti. Volevo fare quello che non era permesso. Ero insicuro. Per provare a me stesso che ero forte, litigavo con gli altri. Giravo con ragazzi che avevano le mie stesse insicurezze, alcuni avevano rapinato banche, altri spacciavano droga. Per mettermi in riga, i miei genitori mi hanno mandato un anno in Texas come ragazzo alla pari.
A salvarlo dalle cattive compagnie, è stata la recitazione:
Ho sempre voluto fare l’attore. Ho avuto il mio primo ingaggio in Tv a 10 anni grazie a mia sorella, che fa l’attrice, ma non ho più recitato fino ai 21. Poi mi sono iscritto a scuola di teatro e un giorno ho fatto un monologo in cui il mio personaggio diceva al padre tutto quello per cui era arrabbiato. Le emozioni sono uscite come un fiume e ho smesso di seguire il copione. Alla fine l’insegnante mi ha detto: “Sarà dura, ma se lo vuoi davvero, puoi fare questo lavoro”.