John Candy e la prematura scomparsa a causa del peso: ecco come è morta la star di The Blues Brothers

John Candy è morto il 4 marzo 1994 a soli 43 anni: ecco la causa della morte e cosa c'entra con la famigerata "maledizione di Atuk".

John Candy, amato e apprezzato attore di origini canadesi, è morto il 4 marzo 1994 a soli 43 anni. Nonostante la sua prematura scomparsa, la sua carriera come attore era già decollata e verrà ricordato per le sue indimenticabili interpretazioni in pellicole come The Blues Brothers, Mamma ho perso l’aereo, Un biglietto in due e Balle spaziali. Impossibile non ricordare la gioia che trasmetteva sullo schermo, anche nelle pellicole in cui è apparso relativamente poco.

John Candy: la biografia e i suoi ruoli più memorabili

John candy, Cinematographe.it

Cresciuto in una famiglia cattolica di classe operaia, John Franklin Candy prese parte a svariati corsi di arte drammatica, partecipando ai provini fin dalla tenera età. Suo padre, affetto da problemi cardiaci, morì a 35 anni, quando Candy aveva solo 5 anni. Terminati gli studi entrò a far parte del Teatro dei bambini dell’Ontario, collezionando anche qualche apparizione televisiva. Tra i suoi primi lavori più grandi c’è anche un film di Steven Spielberg, 1941 – Allarme a Hollywood (1979), seguito dal cult di John Landis The Blues Brothers (1980), sempre al fianco di John Belushi e Dan Aykroyd. Il suo primo ruolo di rilievo risale al 1984, al fianco di Tom Hanks in Splash – Una sirena a Manhattan. Nel 1987 venne diretto dal mitico Mel Brooks nel film sci-fi satirico Balle spaziali.

Particolarmente degna di nota la sua interpretazione nel film Un biglietto in due (1987), al fianco di Steve Martin e diretto da John Hughes, con il quale tornò a collaborare per la commedia Io e zio Buck, che riscosse un enorme successo e che generò anche una serie televisiva. La sua carriera sul grande schermo non è stata, tuttavia, impartita solo dalle commedie. Indimenticabile il suo Dean Andrews nel film JFK – Un caso ancora aperto (1991), diretto da Oliver Stone. La sua ultima apparizione risale al 1994 ed è Wagons East!, accolto negativamente sia da critica che da pubblico.

John Candy: la causa della morte dell’attore e la famigerata “maledizione di Atuk”

John candy, Cinematographe.it

John Candy morì nel sonno il 4 marzo 1994 a soli 43 anni. Al momento del suo decesso si trovava in Messico, a Durango, impegnato nelle riprese del flop Wagons East!. L’attore morì prima che il film potesse essere terminato. Il regista Peter Markle lo finì e lo dedicò alla sua memoria: prima dei titoli di coda compaiono le parole “In Loving Memory of John Candy”. Non venne mai effettuata l’autopsia sul cadavere, ma si ritiene che la causa della morte sia un infarto miocardico. Candy lottò per diversi anni con problemi di salute legati al peso. Ad aggravare la sua situazione ci pensò il vizio del fumo e l’alcol. L’attore era infatti un forte fumatore e bevitore e, in passato, aveva fatto uso di droga. Prima della sua morte tentò di intraprendere un percorso per migliorare la sua salute, ma il forte stress delle riprese di Wagons East! gli fu fatale. L’attore era stato più volte messo in guardia dai medici, visti anche i problemi di cuore che aveva sfortunatamente ereditato dal padre.

La sua morte venne anche associata alla famigerata “maledizione di Atuk“, una sceneggiatura per un film mai realizzato che sarebbe la causa della morte delle persone che vi avrebbero lavorato. La maledizione è ovviamente una leggenda metropolitana, ma dopo la scomparsa di John Belushi, Sam Kinison e dello stesso Candy il progetto cadde nel dimenticatoio.