Johnny Depp torna a parlare di Amber Heard: “la mia vita è una soap-opera”
La sovrapposizione tra il suo nuovo film come regista e la vita personale traspare evidente.
Il ritorno di Johnny Depp dietro la macchina da presa con Modi – Tre giorni sulle ali della follia ha suscitato un acceso dibattito, specchio di una figura complessa e controversa. La pellicola, riguardante le turbolente 72 ore nella vita di Amedeo Modigliani, è stata presentata in anteprima al Festival di San Sebastian e sarà presto protagonista alla Festa del Cinema di Roma.
Johnny Depp rompe il silenzio su Amber Heard
Modi ha diviso la critica. Mentre alcuni apprezzano la ricostruzione dell’ambiente artistico parigino e la performance di Riccardo Scamarcio, altri sottolineano una certa superficialità nella trattazione della complessa figura del pittore. L’ombra del passato di Johnny Depp, in particolare il controverso processo con Amber Heard, incombe sulla pellicola, rendendo difficile scindere l’opera d’arte dall’artista.
Nel corso dell’incontro con la stampa, il divo di Hollywood ha paragonato la sua esistenza a una “soap opera”, in chiaro riferimento alla controversa battaglia legale. Mentre la critica cerca di valutare il lungometraggio in base ai suoi effettivi meriti, il pubblico sembra più interessato a leggere tra le righe. Cerca di interpretare le scelte narrative e stilistiche alla luce delle esperienze personali del regista.
La sovrapposizione tra la vita di Johnny Depp e quella del suo protagonista, Amedeo Modigliani, è palese. Entrambi artisti tormentati, entrambi costretti a confrontarsi con il giudizio popolare e le difficoltà di affermarsi nel rispettivo mondo.
Tuttavia, è lecito interrogarsi fino a che punto le cose siano volute e fin dove costituiscano il frutto di una proiezione scenica. Ecco perché il film rischia di diventare un terreno di scontro tra chi ne prende le difese e chi lo definisce un mero strumento di auto-promozione. Comunque, le dichiarazioni di Johnny Depp cambiano le carte in tavola. Non ci troviamo più solo in presenza di una pellicola, bensì di un evento mediatico che ha riacceso il dibattito sulla figura dell’attore.