Johnny Depp si è scagliato duramente contro la cancel culture
Durante un'intervista al San Sebastian Film Festival, l'attore ha detto la sua sul fenomeno.
Johnny Depp non è se l’è vista bene nell’ultimo periodo a causa di alcune diatribe legali
Johnny Depp, attore, produttore e musicista americano, è tra i divi più apprezzati della sua generazione per il suo incredibile talento e la sua capacità di trasformismo, riuscendo ad interpretare i ruoli più disparati come accaduto con la saga di Pirati dei Caraibi, Dark Shadows (2012), Assassinio sull’Orient Express (2017), Neverland – Un sogno per la vita (2004), Chocolat (2000) e molto altro. Di recente l’artista è purtroppo finito sotto i riflettori per una spinosa diatriba legale con la sua ex moglie Amber Heard (con la quale è stato sposato dal 2015 al 2017) che lo ha accusato di violenza.
Di recente Johnny Depp ha ottenuto una vittoria processuale visto che ad aprile 2022 si riaprirà di nuovo il caso, questa volta contro la Heard per diffamazione. Volato al San Sebastian Film Festival per ritirare il Donostia Award, l’attore ha colto l’occasione, in seguito ad una domanda di un giornalista, per parlare proprio della cancel culture (come riportato da Variety), di cui è stato tristemente vittima, venendo boicottato da tutto il sistema hollywoodiano. Depp ha fatto capire che, nonostante tutto questo nasce con le buone intenzioni, si scaglia contro tutti e nessuno riesce a sfuggire questa piaga. Di seguito trovate le sue dichiarazioni nel dettaglio.
I vari movimenti che sono venuti fuori, sono sicuro che hanno le migliori intenzioni, ma il tutto così fuori controllo ora che posso prometterti che nessuno è al sicuro. Non uno di voi. Nessuno di voi… purché qualcuno sia disposto a giudicare con una frase. Basta una frase e non c’è più terreno sotto i piedi. Il tappeto è stato tirato.
Parole dure quelle di Johnny Depp che ovviamente si è sentito preso in causa direttamente considerando la gogna mediatica nella quale è finito negli ultimi anni e che ha portato, tra le altre cose, al licenziamento da parte di Warner Bros. per il suo ruolo di Grindelwald in Animali Fantastici, sostituito prontamente dal collega Mads Mikkelsen.