Johnny Depp “troppo sopravvalutato”? Brian Cox si pente di averlo detto!
Brian Cox si scusa per quello che ha scritto su Johnny Depp nella sua biografia.
Brian Cox ammette che definire Johnny Depp “sopravvalutato” nella sua autobiografia è stato un gesto crudele e l’attore se ne pente
Brian Cox sta tornando sui suoi passi, ammettendo che i commenti che ha fatto su Johnny Depp sono stati troppo fuori luogo. L’attore, all’interno del suo libro di memorie, ha definito l’amata musa di Tim Burton troppo “esagerata” e “sopravvalutata”. Durante un’apparizione allo show Jimmy Kimmel Live! il protagonista della premiata serie Succession ha parlato anche di Depp: “Ho letto molto del suo… lo chiamano fan club, ma penso che sia una specie di agenzia della CIA che lavora per conto suo”.
Cox ha inoltre rivelato che la versione tascabile del suo libro, una volta pubblicata nel Regno Unito, includerà un’aggiunta che ha scritto e ha lasciato intendere che riguarderà le osservazioni fatte sulle doti attoriali di Johnny Depp. “Penso di essere stato un po’ troppo duro. Stavo semplicemente scherzando”. L’attore si è pentito di aver scritto quelle frasi su Depp: “forse sono stato troppo capriccioso e disinvolto”. Alla domanda se crede che gli attori generalmente si considerino sopravvalutati, Cox ha risposto: “Penso di sì. Penso che molte volte gli attori pensino di essere sopravvalutati, e a volte pensano di essere sottovalutati. Mettiamola in questo modo: la maggior parte di loro pensa di non essere affatto valutata”.
Nel suo libro Cox parla anche di uno dei ruoli più celebri di Depp: “Voglio dire, Edward mani di forbice. Ammettiamolo, se vieni con le mani così e il trucco pallido e sfregiato, non devi fare niente. E infatti non ha fatto niente”. Cox nella sua autobiografia non ha risparmiato nessuno, tra le sue “vittime” c’è anche il celebre regista pulp Quentin Tarantino: “Trovo il suo lavoro meschino. È tutto superficiale. Stile dove dovrebbe esserci sostanza. Ho rifiutato Pulp Fiction. Detto questo, se mi chiamasse ora direi di sì”.