Jonah Hill è l’attore che dice più parolacce in assoluto
Grazie ai suoi ruoli in Suxbad - Tre menti sopra il pelo e in The Wolf of Wall Street, Jonah Hill dice più parolacce di qualsiasi altro attore.
Secondo un recente studio Jonah Hill detiene un record davvero singolare…
Grazie ai suoi ruoli in Suxbad – Tre menti sopra il pelo e in The Wolf of Wall Street, Jonah Hill dice più parolacce di qualsiasi altro attore cinematografico, come dimostra un nuovo studio. Buzz Bingo ha infatti analizzato più di 3.500 sceneggiature di film per scoprire quale contiene più parolacce e quale attore ne dice di più. Grazie in parte alla sua performance nei panni di Donnie Azoff in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, Jonah Hill è l’attore è in cima alla lista con ben 715 parolacce.
Il film drammatico di Adam Sandler del 2019 Diamanti grezzi è al secondo posto con 646 parolacce, e l’altro thriller criminale di Scorsese, Casinò, è terzo con 606 imprecazioni. Secondo lo studio Hill ha detto 376 parolacce nel corso della sua carriera, battendo a malapena il suo co-protagonista Wolf of Wall Street Leonardo DiCaprio, che ha accumulato ben 361 imprecazioni nel corso della sua carriera. Il resto della lista comprende Samuel L. Jackson, Adam Sandler, Al Pacino, Denzel Washington, Billy Bob Thornton, Seth Rogen, Bradley Cooper e Danny McBride.
Il Jordan Belfort di DiCaprio nell’acclamato film di Martin Scorsese si classifica come il personaggio che dice più parolacce in assoluto, con 332 imprecazioni nel film in tre ore. Il personaggio secondario di Hill, Azoff, ha il più alto tasso di parolacce di qualsiasi personaggio, per un totale di 74 imprecazioni per 1.000 parole della sceneggiatura. In un post scherzoso su Instagram Hill ha ringraziato Scorsese per “avermi spinto oltre il limite”.
The Wolf of Wall Street è un film del 2013 diretto e prodotto da Martin Scorsese. La pellicola, adattamento dell’omonima autobiografia pubblicata in Italia col titolo Il lupo di Wall Street), narra l’ascesa e la caduta di Jordan Belfort, spregiudicato broker newyorkese. New York, anni 80. Eccessi e corruzione segnano la curva discendente della brillante carriera di Jordan Belfort, un ambizioso broker in grado di guadagnare migliaia di dollari al minuto e di spenderne altrettanti in droga e futilità.