Jonathan Rhys Meyers e quell’apparente tentativo di suicidio rivelatosi overdose. Gli eventi di quel giorno maledetto
Nel 2011 Jonathan Rhys Meyers è stato trovato in fin di vita a Londra. Molti pensavano fosse suicidio, ma ecco cosa successe davvero.
Nel 2011 l’attore Jonathan Rhys Meyers fu trovato dai paramedici a malapena cosciente e accasciato sul pavimento della sua casa di Londra e portato con urgenza in ospedale, nonostante lui avesse rifiutato le cure. Nonostante molti pensavano si trattasse di suicidio, un amico vicino all’attore rivelò che Rhys Myers non aveva intenzione di togliersi la vita: “ha avuto una ricaduta, ma non ha cercato di suicidarsi”.
Per molto tempo Jonathan Rhys Meyers – che è diventato famoso con il ruolo di Enrico VIII Tudor nella serie tv The Tudors – ha combattuto contro la dipendenza dall’alcol, trascorrendo un periodo di ripresa in un centro di riabilitazione in Sud Africa. In passato l’attore irlandese ha parlato della sua dipendenza, rivelando che “quando bevo sono come Bambi, sono dappertutto come un ragazzino di 16 anni”.
Molto probabilmente i suoi problemi con l’alcol sono peggiorati nel 2007, dopo la perdita di sua madre, morta proprio in quell’anno. Poco dopo la sua dipartita, l’attore era stato arrestato all’aeroporto di Dublino per ubriachezza e disturbo della quiete pubblica. Nonostante le accuse fossero state ritirate, fu di nuovo trattenuto dalla polizia nel 2009, dopo aver presumibilmente aggredito un membro del personale del bar mentre era in stato di ebbrezza.
Oltre a I Tudors, molti sono i film e le serie tv di cui Jonathan Rhys Meyers è protagonista, tra cui La perdita dell’innocenza, Giovani assassini nati, Sognando Beckham, Alexander, Match point, Mission: Impossible III, From Paris with love, Shadowhunters – città di ossa, London town, Black butterfly. Tra le serie tv invece ricordiamo quella di cui fu protagonista Dracula e la più recente, Vikings, in cui interpreta Heahmund, personaggio ricorrente nella quarta e nella quinsta stagione della serie.