Josh Brolin ha spiegato le differenze di realizzazione tra Dune e i film Marvel
E sono due sistemi totalmente agli antipodi.
Josh Brolin ha recentemente interpretato Gurney Halleck in Dune di Denis Villeneuve
Josh Brolin è un attore statunitense dalla lunghissima ed eccezionale carriera che lo ha visto ricoprire ruoli davvero differenti l’uno dall’altro. L’artista, tra le varie cose, è apparso in Mimic (1997), Grindhouse – Planet Terror (2007), American Gangster (2007), Non è un paese per vecchi (2007), Il Grinta (2010) e molto altro ancora. Di recente, il divo statunitense ha partecipato all’ultimo Dune di Denis Villeneuve rivestendo la parte di Gurney Halleck e, in occasione di una recente intervista con ComicBook, ha spiegato quali differenze produttive intercorrono tra Dune stesso e i film Marvel ai quali ha partecipato, sia nel ruolo di Thanos che in quelli di Cable.
Perché [Marvel] pubblicava pagine per farti pensare che fosse una cosa, e poi lo cambiavi e lo facevi, era un po’ fastidioso. Ma con [Dune], è tutto là fuori. Hai un libro, hai la fonte materiale, è un po’ difficile nasconderlo, anche se è un adattamento molto fedele. Ci sono alcune cose che sono cambiate, ci sono alcune cose che sono improvvisate, ci sono alcune cose che sono create per… Ed è tutto pratico, siamo sui set che stai guardando, sei nel mezzo di questi enormi set, il design della produzione era su larga scala, mentre Marvel, è organizzato secondo la tua immaginazione, entrambi sono ugualmente affascinanti e meritano molta attenzione, ma estremamente diversi.
Sicuramente Josh Brolin ha spiegato perfettamente come nel kolossal di Villeneuve ci fossero tanti riferimenti pratici sul set, ma anche del robusto materiale narrativo di riferimento, mentre i cinecomic de La Casa delle Idee, anche se hanno delle fonti fumettistiche, sono molto più aleatori e astratti a livello di realizzazione, con più elementi ipotetici da immaginare. Chissà quale sistema preferisce Brolin, ma scommettiamo che il divo sia più tradizionalista.