Juliette Binoche su Steven Spielberg: “Ai suoi film manca una cosa”
L'attrice ha svelato di aver dovuto rifiutare per tre volte una parte in un film di Spielberg.
Tra premi Oscar non c’è bisogno di diplomazia. Anzi, una critica garbata ma chiara e netta fa probabilmente meglio di complimento mellifluo. Per questo motivo Juliette Binoche non si è tirata indietro quando le è stato chiesto che cosa pensasse di Steven Spielberg e dei suoi film. Intervistata da Variety, l’attrice ha rivelato di aver avuto ben tre possibilità di lavorare con il celebre regista statunitense, ma ha anche ammesso di essere stata costretta a rifiutare in tutti e tre i casi a causa di altri impegni. “La prima volta era per Indiana Jones e l’ultima crociata: [ho dovuto rifiutare] perché stavo facendo Gli amanti del Pont-Neuf con Leos Carax. La seconda volta, per Schindler’s List, perché ero incinta, e poi per i dinosauri [Jurassi Park] avevo già preso l’impegno per Tre colori – Film Blu”.
Che cosa manca a Steven Spielberg?
Juliette Binoche ha poi aggiunto un’altra considerazione: “Sarebbe stato bello fare Jurassic Park per vedere come [Spielberg] fa un film, ma allo stesso tempo Spielberg è più un regista di uomini, un po’ come Scorsese. Trovo che il loro approccio al cinema sia molto commerciale, eppure hanno una tecnica favolosa che controllano pienamente, e sono grandi narratori. Tuttavia, i loro film mancano di donne“.
A tal proposito, Spielberg, impegnato in questi mesi con il quinto capitolo della saga di Indiana Jones, ha rivelato di voler dare una svolta femminile alla saga proprio dopo il quinto film, l’ultimo di Harrison Ford. Il celebre regista statunitense ha ammesso di voler dare vita a una versione femminile del personaggio: “Le cambieremo il nome da Jones a Joan. E non ci sarà nulla di sbagliato in questo“. Non resta che aspettare qualche anno e vedere se il progetto di Spielberg andrà a buon fine.