Justin Baldoni sulle riprese di una scena It Ends With Us: “Dopo ho avuto quasi un crollo, c’era troppo dolore”
Durante le riprese di It Ends With Us - Siamo noi a dire basta, Justin Baldoni ha avuto un crollo emotivo dopo una scena con Blake Lively.
It Ends With Us – Siamo noi a dire basta, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Colleen Hoover, è stato senza dubbio uno dei maggiori successo al botteghino, con quasi 350 milioni di dollari incassi in tutto il mondo a fronte di un budget di soli 25 milioni. A distanza di qualche mese dall’uscita nelle sale, il regista e protagonista Justin Baldoni ha rivelato un nuovo retroscena accaduto durante le riprese del film.
Justin Baldoni e il crollo emotivo avuto sul set di It Ends With Us – Siamo noi a dire basta
Per Justin Baldoni l’esperienza di It Ends With Us – Siamo noi a dire basta è stata piuttosto intensa, in primis per il doppio ruolo che ha rivestito. “Dirigere è un lavoro molto solitario, sono molto sincero. Nei tuoi momenti di tranquillità, tutti hanno mille domande da farti e inoltre nessuno vuole disturbarti e non hai molte persone con cui parlare e non puoi necessariamente condividere la tua ansia o il tuo nervosismo per qualcosa perché sei il leader”, ha dichiarato l’attore al podcast How To Fail with Elizabeth Day. Per lui la cosa più difficile però è stato interpretare Ryle: “Mi sentivo strano nel cercare di interpretare un personaggio che fa le cose che fa Ryle nel film. C’erano momenti durante le riprese in cui avrei voluto semplicemente andarmene“.
Nel corso dell’intervista, Justin Baldoni ha confessato di aver avuto “quasi un esaurimento” dopo aver girato una determinata scena con la sua co-star Blake Lively, a causa della forte intensità emotiva che richiedeva. “C’è un momento nel film in cui Ryle trova il telefono di Lily e trova un numero di telefono ed è molto geloso e ha il cuore spezzato ed è arrabbiato e non le fa del male ma puoi vedere nei suoi occhi quanto sia pericoloso. Dopo quella scena, ho avuto quasi un esaurimento nervoso. E ho dovuto andarmene e piangere e tremare perché c’era così tanto dolore“. L’attore ha poi aggiunto: “Quello che è difficile in un personaggio del genere non è necessariamente quello che fa. Ciò che fa è il risultato di ciò che ha trattenuto e quindi la cosa difficile nell’averlo nel tuo corpo è far vivere nel tuo corpo il trauma di ciò che ha vissuto o creare quel trauma nel tuo corpo e creare quell’insicurezza e il dolore e la sensazione che non dovresti essere vivo. È stato difficile e ci sono voluti alcuni mesi”.