Kathy Bates e la sua malattia cronica: “Ecco come ho imparato a convivere con il linfedema”

Da più di dieci anni, l'attrice Kathy Bates è affetta da una malattia cronica, nota come linfedema, "contratta" dopo un intervento chirurgico.

Ho il linfedema a entrambe le braccia. Ce l’ho da subito dopo l’intervento di mastectomia bilaterale che ho fatto cinque anni fa“. Con queste parole, rilasciate nel 2018 in una lettera all’editore di Rehabilitation Oncology, giornale dell’American Physical Therapy Association, l’attrice Kathy Bates rivelò di essere affetta da una malattia cronica – il linfedema, appunto –  caratterizzata da un gonfiore legato a un accumulo di linfa nei tessuti e che al momento non ha ancora una cura.

Kathy Bates parla della sua malattia cronica

Kathy Bates ha contratto il linfedema dopo un intervento chirurgico per un cancro al seno, diagnosticatole nel 2012. Sebbene sia una complicanza abbastanza comune in chi deve rimuovere i linfonodi ascellari che risultino già “intaccati” dalle cellule del tumore al seno, l’attrice ha rivelato di aver avuto da sempre una predisposizione genetica. “Sebbene allora non conoscessi il nome di questo problema, mi ci ero già imbattuta in passato, quando mia mamma, ben prima di me, aveva fatto la stessa operazione per rimuovere il tumore che negli anni ’70 si era formato nel suo seno sinistro“, ha dichiarato la protagonista di Misery non deve morire.

Il racconto dell’attrice, che ha annunciato il suo ritiro dalle scene, continua: “Dopo la mastectomia, temendo di avere una predisposizione genetica per il linfedema, avevo supplicato il chirurgo. Gli avevo detto “Se il linfonodo sentinella è pulito, non rimuoverne altri’. Ma mentre ero ricoverata in ospedale, ho avvertito per la prima volta delle strane fitte, fulminee e lancinanti, al dorso della mano. Poi al pollice. Fino a che scintille di dolore non hanno cominciato a percorrere su e giù entrambe le braccia. Ero molto preoccupata. Il chirurgo mi disse che purtroppo aveva dovuto rimuovermi 19 linfonodi dalla ascella sinistra e 3 dalla destra. Ero devastata, e arrabbiata con lui. Solo dopo ho capito che il tumore si può propagare attraverso il sistema linfatico e formare metastasi nelle altre parti del corpo, e che l’unica preoccupazione del mio chirurgo era quella di aumentare le mie chance di sopravvivere“.

Per gestire la sua condizione, Kathy Bates deve indossare maniche a compressione per evitare che le braccia si gonfino, soprattutto quando svolge un’attività faticosa. “Se riesco a smettere di correre, a rilassare le spalle, a raddrizzare la colonna vertebrale, a respirare profondamente e a concentrarmi su ogni piccolo momento del completamento di un compito, ho più fiducia nella mia capacità di vivere con il linfedema“. Nonostante le tante difficoltà, la star consiglia a chiunque sia affetto da questa patologia di non lasciare che questa impedisca di vivere la propria vita. “Uscire in pubblico indossando un indumento compressivo, soprattutto quando le persone non sono informate sul linfedema, a volte può essere più doloroso della malattia stessa. Tuttavia, nascondersi a casa e condurre una vita sedentaria non farà altro che peggiorare la situazione del corpo e del cervello”, ha spiegato l’attrice.