Keira Knightley: “ecco perché non accetto film ambientati nel presente”
Keira Knightley spiega il motivo per cui preferisce recitare in film storici rispetto che in film ambientati nel mondo contemporaneo.
Keira Knightley ha scoperto che recitare in film storici – come Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina tra i tanti – le permette di trovare ruoli più soddisfacenti da interpretare. L’argomento delle molestie e violenze sessuali che ha attaccato e invaso Hollywood (e altre industrie) nasce da una cultura molto vasta, una cultura in cui la voce delle donne e le loro storie non venivano ascoltate. Il business cinematografico è sempre stato afflitto dal problema di creare ruoli principali di qualità per le donne, e si tratta di qualcosa che è tutt’oggi molto lontano dall’essere risolto in modo significativo. Se vuoi mantenere una carriera professionale da attrice, inevitabilmente potrebbe capitare di accettare ruoli scritti male, o caratterizzati da un numero elevato di cliché.
In una recente intervista per Variety, Keira Knightley parla con franchezza riguardo allo statuto dei ruoli femminili nelle produzioni cinematografiche contemporanee:
“Con la crescita di Netflix e Amazon stiamo vedendo alcuni personaggi femminili molto forti, e anche storie di donne, sui servizi streaming. Non so se questo può valere anche per i film. Solitamente decido di non fare dei film ambientati nel presente, perché i personaggi femminili vengono quasi sempre violentati. Trovo che ci sia qualcosa di sgradevole nel modo in cui le donne vengono ritratte, mentre al contrario considero stimolanti i personaggi che mi offrono nei film storici. Devo anche ammettere che, ultimamente, c’è stato un po’ di miglioramento. Improvvisamente ho iniziato a ricevere dei copioni con donne contemporanee che non vengono stuprate nelle prime cinque pagine, e non sempre sono presenti nella sceneggiatura per essere solo l’amorevole ragazza o moglie di qualcuno”.
Una dichiarazione significativa quella della Knightley, la quale non ha tutti i torti nell’affermare che lo stupro o qualsiasi violenza sulla donna viene spesso usato come escamotage per lo sviluppo della trama.
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