Kevin Costner rivela: “Ho lavorato sotto morfina durante le riprese di Il diritto di contare”

Kevin Costner condivide la sua esperienza di dolore e coraggio sul set del film Il diritto di contare!

Kevin Costner, una leggenda di Hollywood con oltre 40 anni di carriera, ha recentemente condiviso una storia toccante che getta luce su un periodo difficile della sua vita professionale. Nonostante la sua impeccabile etica lavorativa e i numerosi premi Oscar, pochi sanno che durante le riprese di uno dei suoi film più celebri, Il diritto di contare (2016), Costner ha affrontato una sfida personale intensa.

Una lotta invisibile: il dolore nascosto di Kevin Costner

kevin costner, cinematographe.it

Nel film, che narra la storia vera di tre straordinarie donne afroamericane negli anni ’60, Kevin Costner interpreta Al Harrison, un pezzo grosso della NASA. Tuttavia, dietro le quinte, l’attore stava combattendo una battaglia contro dolorosi calcoli renali. “Non ho mai lavorato da ubriaco o da drogato su un set, ma ero sotto morfina le ultime due settimane di riprese,” ha confessato Costner in una recente intervista con PEOPLE. Durante le riprese, il dolore era così intenso che Costner è stato costretto a lavorare con una flebo di morfina nel braccio per dieci giorni. Nonostante il dolore lancinante e le difficoltà nel nascondere i lividi delle flebo, l’attore non ha mai perso un giorno di lavoro. “Stavo seduto nella mia roulotte con una flebo di morfina nel braccio,” ha ricordato, sottolineando la sfida di mantenere la sua professionalità sul set. Questa lotta invisibile dimostra la dedizione e la resilienza dell’attore, che ha continuato a lavorare con passione e impegno, completando le riprese senza che il pubblico ne fosse consapevole.

Professionalità e passione: il retroscena delle riprese

Nonostante le difficoltà, Kevin Costner ha mantenuto la sua professionalità e ha completato le riprese senza che il pubblico ne fosse consapevole. Ricorda quei momenti dolorosi, ma anche i momenti di magia sul set. Collaborare con Octavia Spencer, sua co-star in Black or White, e con il regista Theodore Melfi è stato particolarmente gratificante per lui. “È stato magico,” ha affermato Costner, lodando l’ambiente di lavoro creato da Melfi. Costner, che ha recentemente diretto l’epico western Horizon: An American Saga, guarda indietro a quei giorni con un misto di nostalgia e sollievo. Nonostante la sofferenza fisica, il suo impegno e la sua passione per il cinema non sono mai venuti meno. “Volevo piangere, ma c’erano tutti che mi guardavano, quindi non l’ho fatto,” ha detto, rivelando il peso della responsabilità che sentiva.

La storia di Kevin Costner sul set di Il diritto di contare è una testimonianza della sua dedizione e del suo amore per il cinema. Nonostante le avversità, ha dimostrato una resilienza straordinaria, continuando a lavorare con professionalità e passione. Questa esperienza, nascosta dietro le quinte di uno dei suoi film più acclamati, rivela un lato umano e vulnerabile dell’attore che il pubblico raramente vede.