Kevin Smith vuole apparire in un cameo nell’universo Marvel o Star Wars

Kevin Smith vorrebbe entrare nell’universo Marvel o Star Wars non come regista di un film ma per apparire come cameo

Il cineasta Kevin Smith vorrebbe entrare a far parte dell’universo Marvel o in quello di Star Wars, ma ancora non ha nessuna intenzione di farlo dietro la macchina da presa: l’acclamato regista di Clerks e Generazione X preferirebbe apparire come cameo. La maggior parte delle interpretazioni di Smith si rifanno a delle versioni leggermente diverse e più romanzate di se stesso, come il ruolo di Silent Bob, quello dell’assistente forense in Daredevil con Ben Affleck e quello dell’hacker di computer Warlock al fianco di Bruce Willis in Live Free or Die Hard. “Adoro la Marvel, ma non voglio necessariamente recitare nel MCU. Mi piace guardare quei film”, dichiara Smith. Smith ha ricevuto urli e applausi quando nel film campione d’incassi Captain Marvel dei Marvel Studios Stan Lee, che appare in Mallrats, nei panni di un autista d’autobus, legge la sceneggiatura del sequel di Clerks di Smith. Lo stesso in Star Wars: The Rise of Skywalker, dove un irriconoscibile Smith appare come cameo nei panni di un paesano del pianeta innevato di Kajimi.

“Se la produzione di The Mandalorian mi chiamasse e mi chiedesse di dirigere un episodio, sicuramente preferirei essere davanti alla macchina da presa che dietro, anche perché dirigere film o serie tv di quell’universo non è facile e vorrei lasciarlo ai geni che ne sono capaci. Lo stesso con la Marvel. Non vorrei mai dirigere un film Marvel, ma magari essere in una scena”, ha continuato Smith. “Apparire in un cameo, senza dover essere Silent Bob”. Smith ha diretto diversi episodi delle serie televisive ispirate alla DC Comics come The Flash e Supergirl, e ha scritto la sceneggiatura di Superman Lives diretto da Tim Burton. Alla domanda sulla sua candidatura al film di supereroi in un’intervista del 2018 con MTV, Smith ha dichiarato: “Sono una persona a cui piace guardare quei film, ma non ho la pazienza né la capacità di dirigere alcune di quelle cose, e non so neanche cosa succederebbe se lo facessi”.