Kevin Spacey licenziato dal film su Gengis Khan a causa delle nuove accuse
Nuovi guai per il celebre attore.
Nemmeno tre ore fa commentavamo l’udienza preliminare londinese che ha visto Kevin Spacey difendersi da quattro accuse di abusi sessuali intentategli da tre uomini. A causa di queste e di altre accuse che lo hanno travolto negli ultimi anni (precisamente dal 2017), l’attore ha perso molte parti – tra cui, la più importante, quella in House of Cards – e la possibilità di ottenerne altre. Qualcosa ultimamente si era mosso: lo scorso anno Spacey aveva girato in Italia L’uomo che disegnò Dio, diretto da Franco Nero, e aveva ottenuto la parte di protagonista in 1242 – Gateway to the West, dell’ungherese Peter Soos. Mai come in questo caso il passato – aveva ottenuto – si rivela corretto. È notizia di poco fa: Bill Chamberlain, produttore del film, ha affermato che in seguito alle nuove accuse l’attore sarà rimpiazzato.
Che cosa sappiamo su 1242 – Gateway to the West
Il film, diretto da Peter Soos e scritto da Aron Horvath e Joan Lane, racconta a storia del nipote del comandante militare di Gengis Khan, Batu Khan, che fu eletto comandante in capo della parte occidentale dell’impero mongolo. Nel cast, oltre al punto interrogativo riguardante l’attore protagonista, compaiono Eric Roberts, Christopher Lambert, Terence Stamp, Jeremy Neumark-Jones e Genevieve Florence. Secondo la sinossi ufficiale, “quando l’esercito del regno d’Ungheria fu sconfitto dai Mongoli nella battaglia di Mohi, solo il castello di Esztergom ostacolò la loro invasione dell’Europa. Batu, il nipote di Gengis Khan, raggiunge le mura di Esztergom con la sua armata invincibile. Le difese del castello guidate da Eusebio, canonico di Esztergom, e un mercenario spagnolo, capitan Simon, si stanno preparando per la battaglia finale. L’arrivo del legato papale, il cardinale Cesareani, la celebrazione del nuovo anno lunare dei Mongoli e l’approccio mistico di Eusebio offrono ai difensori un piccolo barlume di speranza“.