Killers of the Flower Moon: Jesse Plemons nel cast del film di Scorsese
Jesse Plemons è pronto per unirsi al cast di Killers of the Flower Moon, attesissimo film western del premio Oscar Martin Scorsese.
Jesse Plemons si unisce a Leonardo DiCaprio nel cast di Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
Dopo aver interpretato un agente dell’FBI in Judas and the Black Messiah, Jesse Plemons è pronto per unirsi al cast di Killers of the Flower Moon di Apple Studios, attesissimo film western del premio Oscar Martin Scorsese con già nel cast due grandissime star di Hollywood: Leonardo DiCaprio e Robert De Niro!
Basato sul bestseller di David Grann e ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20, Killers of the Flower Moon descrive l’omicidio seriale dei membri della Nazione Osage, una serie di crimini che divenne noto come “il regno del terrore”. Plemons interpreterà l’agente dell’FBI che indaga su questi brutali omicidi. Lily Gladstone interpreterà Mollie Burkhart, una Osage sposata con Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio), nipote di un potente allevatore locale (Robert De Niro). Gli Osage sono un popolo di nativi americani residenti nelle Grandi Pianure. Gli omicidi iniziarono dopo che si scoprì il petrolio nelle loro riserve.
Scorsese dirigerà il film per gli Apple Studios e la Imperative Entertainment, da una sceneggiatura di Eric Roth. I produttori, insieme a Scorsese, sono Dan Friedkin e Bradley Thomas. La produzione del film dovrebbe iniziare questo mese, dopo essere stata rimandata a causa della pandemia.
Ecco come ha definito la pellicola il regista: “Sarà un western. La storia è ambientata nel 1921-22 in Oklahoma. Ci sono i cowboy ed anche i cavalli, insieme alle macchine. La storia è basata sugli Osage, una tribù indiana che si impossessò di un brutto territorio che però loro amavano. Successivamente si scoprì il petrolio, e per un po’ di anni furono ricchi. Poi con lo Yukon ed il Colorado che divennero territori per minatori, arrivarono gli uomini Bianchi europei ed americani, e tutto fu perduto. E la criminalità iniziò ad avere così tanto controllo che divenne più facile andare in prigione per aver ucciso un cane, piuttosto che un indiano”.