Kraven – Il cacciatore sarà l’ultimo film sui villain di Spider-Man (e per un buon motivo)
Kraven - Il Cacciatore sarà per il momento l'ultimo film nell'universo dei nemici di Spider-Man di Sony.
L’ambizioso tentativo di Sony di espandere l’universo di Spider-Man oltre il celebre eroe mascherato ha incontrato ostacoli significativi. Nonostante il successo iniziale di Venom, i successivi film, come Morbius e Madame Web, si sono rivelati clamorosi insuccessi, mettendo in discussione la strategia dello studio e la fattibilità di un universo cinematografico dedicato. Ora, secondo The Wrap, sembra che Kraven – Il cacciatore segnerà una pausa per questo progetto, almeno per il momento.
Con un budget di 110 milioni di dollari, il lancio di Kraven – Il cacciatore ha subito un taglio significativo, con una riduzione del 25% rispetto a Venom 3. Questa scelta evidenzia una fiducia sempre più debole nell’esperimento di Sony con i suoi spin-off Marvel. L’apparente declino del franchise rappresenta uno dei tentativi più costosi e ambiziosi di Hollywood di creare un universo condiviso, con oltre 465 milioni di dollari spesi in produzione e un interesse del pubblico in costante calo.
Dal crollo degli incassi di Morbius nella seconda settimana del 2022, fino alla deludente apertura globale da 52 milioni di dollari di Madame Web all’inizio del 2024, il fallimento dell’universo Marvel di Sony è sempre più evidente. La mancanza di una visione coesa, che contrasti con l’approccio meticoloso dei Marvel Studios, è tra le principali cause del declino. Mentre l’MCU ha costruito un universo interconnesso e coerente, i film di Sony appaiono frammentati, privi di sinergia e incapaci di sviluppare un protagonista centrale forte.
Leggi anche Kraven – Il cacciatore: svelati in anteprima i primi 8 minuti del film
La qualità altalenante dei film ha ulteriormente danneggiato il franchise, aggravando l’effetto negativo causato dalla separazione temporanea tra Sony e i Marvel Studios per l’utilizzo di Spider-Man. L’importanza di Spider-Man come fulcro del franchise è stata ribadita dal successo dei film dell’MCU, che hanno generato oltre 4 miliardi di dollari, mentre le entrate dei film Sony sono scese da quasi 900 milioni di dollari con Venom a meno di 500 milioni con i suoi sequel.
Nonostante queste difficoltà, Sony sembra determinata a sfruttare i diritti dei personaggi Marvel in modo indipendente, anche se ciò implica il rischio di ulteriori fallimenti. Questa strategia, tuttavia, offre una lezione importante per altri studi: senza una visione chiara, un universo condiviso rischia di non funzionare, soprattutto in un mercato sempre più esigente sulla qualità dei film di supereroi.
Film come The Batman o Deadpool & Wolverine dimostrano che il pubblico apprezza ancora il genere, purché i prodotti siano ben realizzati. Tuttavia, costruire un intero universo intorno a personaggi secondari privi di un legame con il protagonista principale – Spider-Man, in questo caso – sembra una scelta controproducente.
Inoltre, le continue critiche e i fallimenti pubblici sollevano interrogativi sulle reali motivazioni di Sony. Più che cercare di creare un franchise di successo o film memorabili, sembra che lo studio voglia semplicemente sfruttare i propri diritti sui personaggi Marvel e, potenzialmente, impedire ai Marvel Studios di utilizzare personaggi come Venom nei loro film. Questo approccio, basato più sulla rivalità che sulla qualità, potrebbe essere il vero tallone d’Achille dell’intero progetto. Alla luce di questi fallimenti, Sony dovrebbe ripensare la propria strategia, concentrandosi su storie di qualità e sceneggiature solide, piuttosto che su espedienti rapidi e poco efficaci per generare profitti.