La bambola assassina: Chucky aveva un movente diverso all’inizio
Nello script originale del film che inizialmente doveva essere chiamato Blood Buddy, la bambola assassina aveva un movente ben diverso.
Una versione iniziale dello script dell’horror La bambola assassina prevedeva che Chucky avesse un movente diverso per uccidere le sue vittime
La bambola assassina ha debuttato nel 1988 e ha consegnato agli spettatori Chucky, la terribile bambola assassina che è diventata a pieno titolo un’icona horror – forse ancora più celebre oggi. Il film presenta il serial killer che ricorre a un rituale vudù per trasportare la sua anima all’interno di una bambola per bambini, anche se una versione iniziale del killer vedeva il giocattolo uccidere chiunque desse fastidio al giovane protagonista della storia.
“Nella premessa originale, Chucky – o Buddy, come veniva chiamato allora – non era posseduto da un serial killer. Al contrario, nel mio script, l’istigazione sovrannaturale all’incidente era diversa” ha condiviso il regista e sceneggiatore Don Mancini con The Hollywood Reporter. “Il modo in cui la bambola prendeva vita dipendeva dal fatto che Andy fosse un ragazzino solitario – nessun padre intorno, sua mamma è una donna molto impegnata, che lavora tutto il giorno – in quella classica usanza di fratellanza di tagliarsi un proprio dito e tagliare quello della bambola, in modo che possano essere migliori amici per sempre – ‘amici fino alla fine’ – e dopo questo iniziano gli omidici“.
La bambola assassina: Don Mancini commenta il reboot con uno strano tweet
A quel tempo, ci si riferiva al film come Blood Buddy, l’esatto contrario di Child’s Play (titolo originale del film). Il film uscito nelle sale presenta innumerevoli personaggi che dubitano e hanno delle perplessità su Andy e sulle sue affermazioni secondo le quali la bambola starebbe commettendo degli omicidi mortali. In Blood Buddy, invece, avveniva l’opposto, in quando il serial killer si vendicava su queste persone per conto del ragazzo.
“Chucky era come un espressione della rabbia inconscia del ragazzino” ha precisato Mancini. “Nello script di Blood Buddy, Chucky prende vita soltanto quando Andy dorme. Lentamente, riusciamo a comprendere che, poiché Chucky è la personificazione del subconscio di Andy, il killer decide di voler uccidere il bambino, così Andy dormirà per sempre, mentre lui sarà vivo per sempre“.
Alla fine, è stato quando è arrivato il produttore David Kirschner, per dare un contributo allo script, e ha offerto la sua visione cambiando le origini della bambola, che il progetto è stato finalmente sviluppato.
“È questo il momento alla Frankenstein” ha ammesso Kirschner. “È quello che porta il personaggio in vita dalla carne – o dalla plastica in questo caso – all’essere un qualcosa che si muove, uno psicopatico mostruoso la cui anima è intrappolata in una bambola“.
Mancini e Kirschner sono entrambi coinvolti nel franchise, che prossimamente verrà adattato in una serie tv. In aggiunta, sono attualmente in corso le riprese di un reboot del film, che reimmaginerà anche il contenuto originale e devierà dalle origini sovrannaturali della bambola assassina, esplorando invece i pericoli potenziali dell’intelligenza artificiale.