La tigre siberiana: Christian De Sica sul progetto mancato di Carlo Vanzina
Durante la cerimonia di chiusura del Terni Pop Film Festival l'attore Christian De Sica ha parlato de La tigre siberiana, il film che avrebbe dovuto girare con Carlo Vanzina.
La tigre siberiana sarebbe stato il nuovo progetto firmato da Carlo Vanzina, con la partecipazione di Christian De Sica e Christian Clavier
Si è conclusa domenica 30 settembre la nuova edizione del Terni Pop Film Festival e, come ospite di quest’ultima serata, è salito sul palco Christian De Sica. Accolto con entusiasmo dalla folla, l’attore ha voluto ricordare l’amico Carlo Vanzina, parlando de La tigre siberiana, il film che il regista avrebbe voluto dirigere.
De Sica ha infatti dichiarato che, prima della sua scomparsa, Vanzina gli aveva consegnato una sceneggiatura, che avrebbe visto l’attore al fianco di Christian Clavier:
Poco prima di morire, Carlo Vanzina mi aveva lasciato una sceneggiatura, si chiamava ‘La tigre siberiana’, dovevamo farla io e un attore francese,Christian Clavier, era una coproduzione con la Francia. Ma io sapevo che non avrebbe potuto farlo. Quella sera abbiamo finto entrambi: io di non sapere che stava male, e lui di stare bene. Se n’è andato un pezzo di cuore.
Un ricordo commovente quello dell’attore, che con La tigre siberiana avrebbe siglato l’ennesima collaborazione con il regista, scomparso lo scorso 8 luglio.
Al Terni Pop Film Festival, Christian De Sica è stato insignito del Premio alla Carriera, dopo essere stato protagonista di una retrospettiva dedicata al suo lavoro da regista. L’attore romano è stato scelto soprattutto per essere un simbolo del cinema popolare, quel genere di cinema che il festival intende celebrare e onorare, perché parte importante della nostra cultura. Come ha dichiarato lo stesso De Sica:
Non bisogna dimenticare che senza il cinema popolare non sarebbe possibile fare tutto il resto dei film. E poi, per esempio, pellicole come il primo ‘Vacanze di Natale’ raccontano l’Italia degli anni ‘80 molto meglio di tanti altri ‘film impegnati’. La verità è che spesso non siamo riconosciuti abbastanza perché c’è molta invidia. Questi se la cantano e se la suonano da soli mentre i nostri film la gente li va ancora a vedere.