Lando Buzzanca è morto: addio al “Merlo maschio”, aveva 87 anni
Lando Buzzanca muore dopo svariati anni di malattia: aveva partecipato a circa 110 film nel corso della sua carriera!
Addio a Lando Buzzanca, l’attore veterano del cinema italiano. Aveva 87 anni ed una carriera incredibile: i film a cui aveva preso parte erano circa 110. La star è morta nella sua città del cuore e del lavoro, Roma: era diverso tempo che l’età aveva avuto la meglio su di lui, portandolo a condizione cognitive e psicofisiche devastanti negli ultimi mesi. Le sue condizioni, infatti, sono preoccupanti da inizio estate: la sua morte, ad un certo, punto, è stata erroneamente annunciata da uno dei medici che lo aveva in cura, scatenando l’ira della sua famiglia.
L’ultimo anno della vita di Buzzanca, conosciuto al grande pubblico per la sua vivacità e la sua simpatia da vero istrione del cinema italiano, era stato trascorso in completa antitesi con la sua vita piena di attività e gioco. Le parole utilizzate da Ansa.it per l’annuncio della sua morte hanno un profondo senso di dolore e di umanità: “Acciacchi, cadute, malattie, e uno strascico di polemiche finale che lascia un senso di nostalgia. Lando Buzzanca aveva 87 anni e una lunghissima carriera alle spalle“. Una esistenza sfruttata al massimo, ricca di esperienze nel bene e nel male.
Lando Buzzanca, una lunga vita ed una grandiosa carriera
La carriera di Buzzanca è leggendaria: esordisce nel 1961 in Divorzio all’italiana di Pietro Germi. Il successo arriva con Il merlo maschio del 1971, commedia sexy all’italiana diretta da pasquale Festa Campanile.
Detto questo, purtroppo negli ultimi anni Lando Buzzanca se la sta cavando parecchio male: a detta del figlio Massimiliano, anche lui attore e conduttore televisivo, è ricoverato da un po’ in un RSA, a causa di una malattia neurodegenerativa che piano piano lo sta portando a perdere le sue facoltà cognitive e celebrali. Qualche giorno fa, disgraziatamente, Lando è caduto ed è stato ricoverato al Gemelli di Roma dove le sue condizioni non sono apparse critiche, anche se delicate con il figlio che ha sostenuto che l’Ospedale non gli ha comunicato alcuni spostamenti del padre nei vari reparti. ‘Ho interpretato 110 film – raccontava -, ma fin dall’inizio ho sempre scelto, ho sempre voluto fare l’attore. Anche quando non ero nessuno ed ero al verde. Avevo 500 mila lire in tasca che mi aveva dato di nascosto mia madre, ma sono finiti in fretta, ho dormito per strada, ho mangiato alla Caritas, volevo fare il cinema, facevo piccole comparsate, ma sapevo che non bastava”.