Laura Morante critica Nanni Moretti dopo la traumatica fine della relazione: “Esclusa dalla premiazione di ‘La Stanza del figlio’ a Cannes”

Nanni Moretti sotto lo scrutinio della sua ex Elsa Morante: ecco in che modo il regista italiano ha trattato l'attrice dopo la rottura!

Laura Morante, una delle attrici più celebri del cinema italiano, ha recentemente rilasciato dichiarazioni controverse riguardo al suo rapporto professionale con il regista Nanni Moretti. In un’intervista con La Repubblica, Morante ha criticato apertamente Moretti per il trattamento ricevuto durante la presentazione del film La stanza del figlio al Festival di Cannes.

Laura Morante e quella faida con Nanni Moretti dopo la fine dell’amore

Laura Morante non potrebbe più tornare a lavorare con Nanni Moretti dopo la frattura - Cinematographe.it

L’attrice ha raccontato che Moretti, sapendo della vittoria della Palma d’Oro, l’ha deliberatamente esclusa dalla premiazione. “Sapeva di aver vinto la Palma d’Oro, ha trattenuto tutta l’équipe e mi ha chiesto di ripartire. Non ha voluto che ci fossi alla premiazione,” ha rivelato Morante, sottolineando come non ci fosse alcun motivo giustificabile per tale comportamento. Questo episodio ha segnato profondamente il loro rapporto, interrompendo una collaborazione che aveva portato alla realizzazione di tre film insieme.

Morante ha ricordato un altro episodio significativo avvenuto durante una presentazione del film al cinema Sacher. “Nanni dal palco ha chiamato Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice e poi ha detto ‘Laura non viene perché è troppo timida’. Roba da non credere!” ha raccontato l’attrice. Questo episodio, secondo Morante, evidenzia un comportamento ingiustificabile da parte del regista, che ha preferito non coinvolgerla in un momento così importante.

Nell’intervista, Morante ha anche denunciato la tolleranza verso comportamenti discutibili nel mondo del cinema, spesso giustificati come “stranezze” delle persone di talento. Ha paragonato questa situazione a quella vissuta sul set con Harvey Keitel, definito un “vero mostro” per il suo comportamento tirannico e capriccioso: “Pretendeva di dire le sue battute da solo con i primi piani e noi costretti poi a parlare al nulla.”

Le dichiarazioni di Laura Morante mettono in luce questioni rilevanti riguardo al rispetto professionale e alle dinamiche di potere nel settore cinematografico. La sua testimonianza evidenzia come anche figure di spicco possano essere vittime di ingiustizie, aprendo un dibattito necessario sulla gestione dei talenti e sul rispetto reciproco nell’industria del cinema.