L’avete riconosciuta? È la sex symbol per eccellenza degli anni sessanta, regina del cinema italiano e di un modello femminile forte e indipendente
È stata l'icona glamour del cinema italiano e mondiale degli anni Sessanta
È stata definita la più importante attrice italiana emersa negli Anni 60, l’unica a raggiungere una fama internazionale paragonabile a quella di Gina Lollobrigida o Sophia Loren, entrambe facenti parte della generazione precedente. La stampa mondiale definì spesso Claudia Cardinale la donna più bella del mondo: in pari tempo solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica e inquietante, l’hanno valorizzata i principali autori dell’epoca d’oro di Cinecittà.
Icona glamour, ha lavorato per conto dei maggiori stilisti, tra cui: Renato Balestra, Rocco Barocco, Roberto Capucci, Irene Galitzine, Mary Quant, Paco Rabanne, Nina Ricci, Yves Saint Laurent ed Emilio Schuberth.
Claudia Cardinale: la musa dei più grandi cineasti italiani
Durante la sua lunghissima carriera, durata oltre sessant’anni, Claudia Cardinale, nata il 15 aprile 1938 nella città africana di Tunisi, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici, dai lungometraggi drammatici a quelli storici, dai western alle commedie.
Si ricordano, in particolare, i ruoli portati in scena, sotto la direzione di cineasti del calibro di Mauro Bolognini, Luigi Comencini, Damiano Damiani, Federico Fellini, Sergio Leone, Luigi Magni, Mario Monicelli, Luchino Visconti, Luigi Zampa e Valerio Zurlini.
Nel 1984 Claudia Cardinale ha vinto il Premio Pasinetti alla migliore attrice alla 42esima edizione della Mostra del cinema di Venezia per Claretta, film incentrato sulla vita di Claretta Petacci, la compagna del Duce Benito Mussolini rimastogli accanto fino alla fine.
Inoltre, la Cardinale si è aggiudicata 5 David di Donatello, 5 Nastri d’argento, 3 Globi d’oro, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, il Leone d’oro alla carriera e innumerevoli altri riconoscimenti. Figlia dei suoi tempi, ha incarnato un inedito modello femminile: battagliero e volitivo, in cerca di libertà e indipendenza, che afferma la proprietà di sé stessa e aspira a un ruolo paritario nei rapporti professionali e lavorativi.