L’avete riconosciuta? È una stella intramontabile, amava fare colazione in gioielleria e aveva un gatto con un nome poco originale
Bella quanto di talento, il suo addio ha lasciato un vuoto incolmabile
Una stella sulla Hollywood Walk of Fame, al 1652 di Vine Street, ne celebra il fondamentale contributo al cinema. Nata il 4 maggio 1929 a Ixelles, cresce tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, dove vive sotto il regime nazista. Eppure, non smette mai di sognare, infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale, studia danza per poi passare al teatro e quindi al grande schermo. La tenera ragazzina nella foto è l’unica e inimitabile Audrey Hepburn!
Audrey Hepburn: una stella raggiante
La straordinaria interprete consegue la notorietà planetaria nei primi anni Cinquanta, grazie a ruoli come quello di Gigi in uno spettacolo teatrale, della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), premiato con un Oscar, di Sabrina (1954), Guerra e pace (1956), Cenerentola a Parigi (1957) e La storia di una monaca (1959).
In Colazione da Tiffany (1961) Audrey Hepburn presta il volto a Holly Golightly, un’elegante ragazza che ama guardare le vetrine di Tiffany & Co., e ha un gatto al quale non ha dato nessun nome. L’opera assurge al mito poiché la protagonista impone un nuovo modello femminile.
Lungo gli anni Sessanta, Audrey Hepburn ruba la scena in tante altre pellicole memorabili: Sciarada (1963), My Fair Lady (1964), Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966), Gli occhi della notte e Due per la strada (1967). Nel corso dell’illustre carriera consegue due Oscar, tre Golden Globe, quattro Bafta, due Tony, un Emmy e un Grammy Award, e tre David di Donatello.
Giunti negli anni Settanta, Audrey Hepburn cambia vita e si allontana sempre più dal cinema, preferendo dedicarsi alla famiglia. Quand’è il 1988 l’UNICEF la nomina ambasciatrice ufficiale e, da lì in avanti, si spende in maniera continuativa a favore della causa umanitaria. La sensibilità nei confronti del prossimo è riconosciuta dalla Medaglia presidenziale della libertà e dal Premio umanitario Jean Hersholt. Il 20 gennaio 1993 a Tolochenaz, in Svizzera, si spegne all’età di 63 anni.