L’avete riconosciuta? È stata sedotta dalle poesie di Neruda, ha avuto un indimenticabile partner cinematografico e lotta per i diritti dei più deboli
È un perfetto anello di congiunzione tra il cinema italiano e quello americano
Il 7 maggio 2019 ha fondato la Onlus Vite senza paura, per contrastare ogni forma di abuso come l’emarginazione, la violenza sulle donne, il bullismo, schierandosi pure a favore del progetto Anche io ho denunciato di Sabrina Lembo. È italianissima, ma conosciuta in tutto il mondo, complice l’aver preso parte a una pellicola dell’agente segreto per eccellenza sul grande schermo. Attrice ed ex modella, Maria Grazia Cucinotta è, inoltre, nota negli Stati Uniti grazie al lavoro di produttrice, svolto in pellicole quali All the Invisible Children e Last Minute Marocco. Eccone la storia!
Maria Grazia Cucinotta: ambasciatrice dell’Italia nel mondo!
Maria Grazia Cucinotta nasce il 27 luglio 1968, sotto il segno del Leone, a Messina. Dopo il diploma in analisi contabile, lascia la Sicilia per trasferirsi a Milano, dove vive un’esperienza nel campo della moda. Nel 1987 concorre al titolo di Miss Italia, venendo poi nominata valletta da Renzo Arbore per la trasmissione Indietro tutta!, che dà slancio alla sua carriera.
Il debutto sul set avviene mediante la pellicola Vacanze di Natale ’90. Quattro anni più avanti recita, al fianco di Massimo Troisi, ne Il postino, interpretando Beatrice Russo. Appare quindi ne I Laureati (1995), l’opera di debutto dietro la macchina da presa di Leonardo Pieraccioni.
Quand’è il 1999 Maria Grazia Cucinotta, diretta da Michael Apted, impersona Giulietta De Vinci in 007 – Il mondo non basta. Inizialmente scelta per il ruolo principale (Elektra), perse la grossa opportunità poiché non parlava abbastanza fluentemente l’inglese. Successivamente entra nel cast di Ho solo fatto a pezzi mia moglie (2000) con Sharon Stone e Woody Allen.
Decretata madrina per la Mostra d’arte cinematografica di Venezia 2009, Maria Grazia Cucinotta ottiene vari riconoscimenti durante la carriera. A causa del legame con entrambi i Paesi, ritira il Premio America della Fondazione Italia USA. Con il cortometraggio Il maestro (2011) esordisce alla regia.