L’avete riconosciuto? È il “cuoco” di Penelope Cruz, ama i gatti… con gli stivali ed è un leggendario eroe mascherato
Le donne impazziranno per lui!
Tanto in senso letterale quanto figurato, il cuore è l’organo del corpo umano che simboleggia al meglio il suo passato e il suo presente. Quello dei nemici lo marchiava con una “Z”, quando vestiva i panni di Zorro; quelle delle donna lo ha rapito in diverse occasioni; infine, il suo, nel 2017, ha richiesto un intervento chirurgico, lasciando gli ammiratori – e non – con il fiato sospeso. Lo scorso agosto Antonio Banderas ha compiuto 60 anni, un importante traguardo tagliato dopo un’esistenza contraddistinta da amori travolgenti e un’impetuosa passione.
Antonio Banderas: adora cucinare per gli amici!
Da bambino non aveva in mente di fare l’attore. Come tanti connazionali (è spagnolo), coltivava il sogno di diventare un calciatore affermato. Sogno poi spezzato a causa di problemi al ginocchio. Il suo rettangolo di gioco lo ha così trasformato in un set, calcato in varie occasioni. Dalla love story finita con Melanie Griffith (da cui ha avuto la figlia Stella) ai bei rapporti costruiti, il mondo del cinema gli ha dato tantissimo anche sul piano umano. Una cara, carissima amica è Penelope Cruz. Lei e Arnold Schwarzenegger sono due dei suoi ospiti preferiti. Ama tanto cucinare per loro e la paella è la sua specialità.
Il fascino di Antonio Banderas gli ha consentito di assurgere a sex symbol internazionale. Tuttavia, in curriculum vanta all’attivo pure delle esperienze da doppiatore. Ne Il gatto con gli stivali (2011) presta la voce al protagonista, che firma le sue imprese con una “P” tracciata con la spada. Un eloquente richiamo al dittico costituito da La maschera di Zorro (1998) e La leggenda di Zorro (2005), diretti da Martin Campbell.
Per il film d’animazione Antonio Banderas ha partecipando a una campagna virale, posando in un serie di fotografie che, durante una proiezione della pellicola, lo ritraevano circondato da gatti. Si è occupato del doppiaggio sia della versione italiana che di quella spagnola, sulla falsariga del contributo fornito in precedenza per Shrek 2.