L’avete riconosciuto? È tecnofobico, è un femminista convinto e ha interpretato uno dei più grandi matematici della storia mondiale
Star di The end of the f***ng world, è diventato famoso grazie al suo ruolo in The Imitation game.
Ha avuto l’onore di interpretare Alan Turing da giovane nel film The imitation game, ma ha avuto un grande successo con la serie tv The end of the f***ng world. Si chiama Alex Lawter ed è un attore nato a Winchester, nell’Hempshire, passando la sua infanzia a Petersfield. Figlio di due avvocati, è l’ultimo di tre fratelli e fin da piccolo ha dovuto sempre inventarsi giochi, dato che i suoi fratelli non volevano coinvolgerlo nei propri. È da qui che è nata la sua aspirazione a diventare attore.
Ha studiato al Churcher’s college, dove ha intrapreso il corso di teatro, in cui ha investito tutto se stesso. Nel 2010 è entrato nel prestigioso National Youth Theatre, dove si è formato come attore. Proprio durante il periodo in cui stava decidendo di frequentare il King’s College per studiare storia, viene scelto per interpretare il giovane Alan Turing in The Imitation Game. Si trasferisce poi a Londra a 18 anni per dedicarsi completamente alla recitazione.
Il debutto come attore risale a quando aveva 16 anni, recitando come John Blakemore in South Dows a teatro, grazie al quale ha ricevuto anche il plauso della critica per la sua interpretazione. Poco dopo ha firmato un contratto con un agente cinematografico. Il ruolo rivoluzionario – che gli ha dato credito e gli ha permesso di farsi conoscere al cinema – è stato quello del giovane Alan Turing. Successivamente è apparso nel film X+Y, al fianco di Asa Butterfield e Sally Hawkins.
Nel 2016 ha recitato nel suo primo ruolo da protagonista, in Departure del regista Andrew Steggall. Nel 2016 è protagonista dell’episodio Shut up and dance della serie tv di fantascienza Black Mirror. Il successo arriva quando viene scelto per il ruolo da protagonista nella serie Netflix The end of f***ng world. Non solo la serie, ma anche l’attore ha ottenuto molti consensi da parte della critica. Lawther non usa i social media, perché si ritiene tecnofobo. Spende il suo tempo viaggiando tra Parigi e Londra. Tiene la sua vita molto privata e preferisce farsi conoscere al pubblico per la sua arte piuttosto che per il gossip.