L’avete riconosciuto? Ha amato una donna con un grave handicap, una guerra gli ha spezzato il cuore e conosce la forza dei legami di sangue
Il padre lo ha ispirato a intraprendere la carriera sul set!
Talvolta dai genitori ci si vuole distaccare il più possibile, fare tutt’altro nella vita, costruirsi un percorso unico, distintivo e personale. Non vale nel caso dell’attore belga che vedete nella foto. Affiancando il padre a teatro, ha iniziato a recitare all’età di otto anni: stiamo parlando di Matthias Schoenaerts. Nato l’8 dicembre 1977 ad Anversa, il suo debutto nel cinema lo compie, 15enne, con una piccola parte nel film Padre Daens.
Dopo aver portato a termine gli studi presso l’Accademia d’Arte Drammatica nella sua città natale, Matthias Schoenaerts intraprende una carriera prolifica, che lo porta a recitare in diversi corto e lungometraggi. Nel 2006 Paul Verhoeven lo scrittura in Black Book, mentre due anni più avanti Erik Van Looy lo recluta nel cast di Loft, pellicola campione d’incassi.
Matthias Schoenaerts: per emozioni intense!
Nel 2011 è protagonista di Bullhead – La vincente ascesa di Jackie Michaël R. Roskam, candidato all’Oscar nella categoria miglior film straniero. Diretto da Jacques Audiard in Un sapore di ruggine e ossa, presentato in concorso al Festival di Cannes 2012, interpreta Ali, un giovane padre che si arrangia con piccoli lavori e arrotonda con combattimenti clandestini, la cui esistenza cambierà una volta conosciuta Stephanie (Marion Cotillard), addestratrice di orche improvvisamente ritrovatasi sulla sedia a rotelle per un tragico incidente accadutole durante uno show.
In Blood Ties, Matthias è, invece, il criminale Anthony Scarfo: scaricato dalla fidanzata Vanessa (Zoe Saldana) per mettersi insieme a Frank (Billy Crudup), tra gli artefici del suo arresto, cova dentro di sé la vendetta. Calcano il set star di blasone internazionale, compresi Clive Owen e Marion Cotillard. Nel febbraio 2013 Schoenaerts vince il Premio César per la migliore promessa maschile.
Quindi, presta il volto all’affascinante tenente tedesco Bruno von Falk in Suite francese di Saul Dibb, tratto dall’omonimo romanzo di Irène Némirovsky. Assegnato, durante l’occupazione nazista, all’abitazione di Lucille (Michelle Williams), l’ufficiale proverà dei sentimenti verso la donna, venendo contraccambiato, in una storia d’amore resa, però, impossibile dalle vicende belliche.
Alla 72esima Mostra di Venezia (2015) è presente con ben due opere: The Danish Girl e A Bigger Splash. Nel mentre, viene nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia.