L’avete riconosciuto? Ha vinto a Venezia con una discutibile teoria geografica, è stato segnato da una perdita dolorosa ma si rifiuta di credere in Dio
Grande regista, nonché sceneggiatore, produttore e docente, è uno dei più apprezzati autori di cinema nel panorama italiano, di chi si tratta?
Tra i maggiori registi nel panorama italiano e noto a livello internazionale, è anche sceneggiatore, produttore e docente. Vincitore di molti tra i più importanti riconoscimenti dell’industria cinematografica ha ottenuto, nel corso della sua carriera, il Leone d’argento, l’Orso d’argento, un premio d’onore per il suo contributo al cinema, il Leone d’oro alla carriera e la Palma d’oro onoraria, aggiudicandosi inoltre 5 David di Donatello, 7 Nastri d’argento, 6 Globi d’oro e un Ciak d’oro. Nato a Bobbio nel 1939 stiamo parlando di Marco Bellocchio che oggi, 9 novembre 2021, compie 82 anni. Autore di pellicole come La Cina è vicina, La condanna e, tra i più recenti, Il traditore, Marco Bellocchio si appassionò al cinema fin da giovanissimo.
Vita e carriera di Marco Bellocchio
Studente del Centro sperimentale di cinematografia di Roma, sotto la guida di Andrea Camilleri, è riuscito a intraprendere la carriera da regista, trasferendosi a Londra dove ha continuato a studiare cinema. All’età di 26 anni, tornando in Italia, gira il suo primo film, dal titolo I pugni in tasca, che viene accettato e proiettato al Festival del film Locarno dove vince la Vela d’argento nel 1965. Da questo primo lavoro al successivo La Cina è vicina, fino a moltissime pellicole da lui realizzate, sono visibili alcuni dei temi e valori più cari al regista, che mette spesso a nudo l’ipocrisia borghese e il conformismo che deriva dalle contraddizioni proprie di quei valori etici e morali che controllano l’intera società. Nel 1971 sottoscrive la lettera aperta a L’Espresso, conosciuta come appello contro il commissario Calabresi, menzionando anche successivamente la convinzione per quel gesto. Ateo e anticonformista, Marco Bellocchio è stato travolto da una tragedia nel dicembre del 1968, e cioè quando il fratello gemello Camillo si suicidò. Bellocchio ha un altro fratello, il critico Piergiorgio Bellocchio e ha 2 figli, Piergiorgio, avuto dall’unione con l’attrice Gisella Burinato, ed Elena, avuta con l’attuale compagna, la montatrice Francesca Calvelli. Tra i film di Marco Bellocchio si ricordano anche Nel nome del padre, Gli occhi, la bocca, Enrico IV, Diavolo in corpo, La condanna, Il principe di Homburg, Vincere, e l’ultimo Marx può attendere.