Leonardo DiCaprio aderisce all’appello ambientalista lanciato dal principe Harry
Hanno aderito all'appello anche Forest Whitaker e Djimon Hounsou.
Leonardo DiCaprio, che è noto per la sua attenzione alle questioni ambientali, ha aderito all’appello lanciato dal principe Harry
Recentemente, il principe Harry d’Inghilterra si è fatto portavoce di una campagna ambientalista con chiede la sospensione immediata delle trivellazioni per l’estrazione di petrolio e gas che sono adesso in atto nel bacino del fiume Okavango. L’appello del duca del del Sussex non è rimasto inascoltate: molte celebrità, come gli attori Forest Whitaker (L’ultimo re di Scozia, Black Panther) e Djimon Hounsou (Blood Diamond – Diamanti di sangue, Guardiani della Galassia), hanno unito la loro voce a quella del giovane reale. Recentemente, anche Leonardo DiCaprio ha scelto di aderire all’appello.
Il bacino del fiume Okavango è la principale fonte d’acqua per circa 1 milione di persone, oltre che per tutta la fauna della zona. L’area del delta del fiume è stata inoltre dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per via della grande biodiversità che la contraddistingue. La multinazionale Reconnaissance Energy Africa, un’azienda di estrazione di petrolio e gas che paga le tasse in Canada, ha iniziato gli scavi nella zona durante il 2020, dopo che, nonostante le proteste della popolazione locale, il governo ha voluto concedergli la licenza necessaria a procedere. In una lettera fatta pubblicare da Harry sul Washington Post, l’attivista e poeta namibiano Reinhold Mangundu ha espresso la preoccupazione che gli scavi possano portare alla devastazione della zona.
Leonardo DiCaprio, già da prima dell’adesione a questo appello, era noto per il suo impegno e per la sua attenzione rispetto alla questione ambientale. Quando nel 2016 l’attore è stato insignito del prestigioso premio Oscar, ha scelto di sfruttare il breve tempo concessogli per il discorso per ricordare al pubblico la minaccia derivante dal riscaldamento climatico. Lo stesso anno, l’attore ha collaborato alla realizzazione del documentario Punto di non ritorno – Before the Flood, in cui le cause e le conseguenze del riscaldamento globale sono spiegate nel dettaglio.