Leonardo DiCaprio: Don’t Look Up parla della nostra incapacità di dare retta alla scienza
La riflessione di Leonardo DiCaprio su Don’t Look Up, su Netflix dal 24 dicembre 2021.
Secondo Leonardo DiCaprio Don’t Look Up parla anche della nostra sfiducia nei confronti della scienza
Cosa si nasconde dietro all’ultimo film di Adam McKay? Come avevamo già detto anche nel nostro editoriale, la pellicola è così sfaccettata da consentire molteplici letture, da quelle politiche a quelle ambientali fino a raggiungere le vette dell’attuale situazione determinata dalla pandemia da Covid-19.
Essendo entrando di diritto tra i film più visti su Netflix, non stupisce che il servizio streaming abbia dedicato approfondimenti in lungo e in largo a Don’t look up. Tra questi si annovera una breve intervista a Leonardo DiCaprio, che nel film veste i panni del professore Randall Mindy, colui che approfondisce la scoperta della dottoranda Kate (Jennifer Lawrence), sostenendo la sua studentessa e intraprendendo insieme a lei la tortuosa strada per tentare di divulgare la verità.
Nel video pubblicato sul canale YouTube Netflix, che potete visionare di seguito, l’attore premio Oscar tenta di esplicare il significato di Don’t look up, dicendo che il film è “un’analogia tra la cultura moderna e la nostra incapacità di dar retta alla verità scientifica”. Una mancata fiducia, quella che la società ha maturato nei confronti della scienza, che è emersa prepotentemente con l’arrivo del Covid, “è diventato ancora più ovvio quanto siano radicati i dubbi nei confronti della scienza moderna”, ha detto DiCaprio.
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L’attore e attività continua dicendo che ha sempre voluto recitare in una pellicola basata sulla questione ambientale, pur consapevole che si trattasse di un compito arduo. Tuttavia sembra che Adam McKay sia riuscito a convincerlo presentando al suo cospetto un film che sì parla di crisi climatica (argomento sul quale si era già espresso in passato), ma lo fa usando la chiave della dark comedy, azzeccata per far emerge i dilemmi della nostra epoca.
Il finale del film, poi, è totalmente calzante, poiché costringe gli spettatori a fare i conti con ciò che siamo e a “esaminare seriamente il nostro destino” in qualità di esseri che vivono su questo pianeta. L’attore spiega che all’umanità sono rimasti dieci anni per cambiare rotta, dopodiché, senza una classe politica in grado di guidarci e senza metodi adeguati per mitigare il cambiamento climatico, faremo probabilmente la stessa fine dei protagonisti del film Netflix.