Leonardo Pieraccioni e la nostalgia per quegli indimenticabili momenti con suo papà: “io dicevo no e a lui scappava da ridere”
Nei racconti di Leonardo Pieraccioni, emerge un'immagine affettuosa e gioiosa del padre, che il regista ricorda con affetto e nostalgia.
Leonardo Pieraccioni, celebre attore e regista toscano, ha recentemente condiviso un tenero ricordo legato ai momenti trascorsi con suo padre. Attraverso un aneddoto, Pieraccioni ha evocato la calda complicità che lo legava al suo babbo, riportando alla mente quei piccoli gesti e scambi di parole che hanno reso speciale il loro rapporto.
Leonardo Pieraccioni si apre con i fan e racconta i momenti passati con suo padre
Nei racconti di Leonardo Pieraccioni, emerge un’immagine affettuosa e gioiosa del padre, che il regista ricorda con affetto e nostalgia. Anche in situazioni quotidiane come quella a tavola, i due trovavano modo di divertirsi e condividere momenti di allegria. Il gesto di Pieraccioni di non passare l’acqua al padre, seguito dalle risate di entrambi, diventava un modo per giocare e creare un’intimità unica.
I’ mi’ babbo, gli ultimi tempi, messo parecchio maluccio, a tavola mi chiedeva “mi passi l’acqua?” e io rispondevo “no”. Lui aspettava, io non gliela passavo e a lui gli scappava da ridere. Un giorno lo trovo seduto su questa panchina, in anticipo per andare ad un appuntamento li vicino, mi vede arrivare, io mi metto a sedere accanto, zitto. Stiamo così per 5 minuti, poi mi dice “oh”, io non rispondo, lui ridice “ooh”, io zitto: a lui gli scappa da ridere. Io tutte le volte che passo davanti alla panchina mi viene in mente noi zitti, come du’ grulli, e lui che poi gli scappa da ridere.
Ma è soprattutto il ricordo di quei momenti trascorsi in silenzio su una panchina che risuona con dolcezza nei pensieri di Leonardo Pieraccioni. Seduti accanto l’uno all’altro, senza dire una parola, padre e figlio trovavano comunque il modo di comunicare, di condividere emozioni e sorrisi, un momento che il regista riporta alla mente con l’immagine dei Due grulli.
Questi ricordi sono intrisi di una malinconica nostalgia, ma anche di un profondo affetto e gratitudine verso suo padre. Leonardo Pieraccioni, con la sua semplicità e genuinità, riflette su quel rapporto unico e profondo, con un ricordo semplice e quotidiano.
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