I segreti de L’Era Glaciale: In rotta di collisione raccontati da Mike Thurmeier
In attesa del sequel di uno dei cartoni animati più amati, L’Era Glaciale: In rotta di collisione, noi di Cinematographe abbiamo avuto il piacere di incontrare alla Casa del cinema Mike Thurmeier, nonché padre di Scrat! È infatti l’animatore e il supervisore dei primi film d’animazione della saga e regista di questo quinto capitolo. Durante l’incontro Thurmeier ha illustrato nove clip tratte dal film in uscita il 25 agosto in Italia. Nelle sequenze emerge come proprio Scrat abbia un ruolo maggiore rispetto ai precedenti film, in cui lo abbiamo sempre visto come una divertente cornice di un gruppo alquanto comico di animali preistorici.
In L’Era Glaciale: In rotta di collisione Scrat è sempre intenzionato a salvare la sua adorata ghianda e per farlo stavolta arriverà accidentalmente in una navicella che lo condurrà nello spazio. La sua incapacità di guidare il velivolo provocherà una collisione nel cosmo e l’inizio di una distruzione sulla terra in cui a subirne le conseguenze saranno proprio gli eroi Manny, Sid e Diego. Oltre alle note gaffe del piccolo scoiattolo, nel nuovo film Manny mostrerà di essere ancor più protettivo nei confronti della figlia Pesca ormai adolescente e già alle prese con il primo amore: Julian.
Tra le grandi sorprese ci sarà il ritorno entusiasmante del furetto Buck incontrato nel terzo capitolo della saga. Per regalare ancora più grandiosità al film l’intera troupe, proveniente da gran parte del mondo, ha realizzato dei nuovi personaggi. “È il capitolo con il più alto numero di personaggi” – ha detto il regista – “Man mano che siamo andati avanti nel franchise, abbiamo cercato di migliorare il lavoro e di affrontare la sfida continua di espandere questo mondo. Eppure, stavolta la nostra sfida è stata quella di riagganciare questo quinto episodio al primo glorioso film del 2002, dal quale è iniziato tutto. La sequenza nella quale Scrat trova accidentalmente il disco volante e schizza via nello spazio, si riaggancia proprio alla sequenza del primo capitolo nel quale i protagonisti si perdono all’interno di un ghiacciaio. In qualche modo, abbiamo voluto far quadrare il cerchio ripartendo da lì, ovvero da un’opportunità narrativa molto interessante che avevamo lasciato in sospeso”. Ciò che distinguerà tuttavia In Rotta di Collisione dai precedenti capitoli saranno proprio gli effetti speciali affiancati a una tavolozza di colori vivaci come il viola e il rosa utilizzati per descrivere un nuovo mondo formatosi sul cratere di un meteorite: Geotopia, nel quale vive all’interno un ecosistema multicolorato. Lo studio dettagliato dei colori è stato reso possibile grazie al “Color Script” una griglia in cui si sono raccolte gran parte delle sequenze dell’intero film al fine di migliorare ed equilibrare le diverse tonalità dei colori. “Per creare questo mondo ci siamo rifatti al cinema di fantascienza (l’immancabile Odissea di Kubrick omaggiata anche musicalmente, ma anche Alien, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Star Wars) ma anche a certe fotografie della NASA. Io sono figlio degli anni Settanta, del cinema di Spielberg, Zemeckis e Lucas”, ha puntualizzato il regista.
La sega de L’Era Glaciale ha riscosso negli anni un grande successo, dovuto probabilmente non solo alla comicità slapstick ma anche alle tematiche sociali attuali in cui lo spettatore si rispecchia. Ma per quanto tempo ancora proseguirà il franchising? “Finché il pubblico non si stancherà”, ha risposto Mike Thurmeier, salvo poi dire che, qualora la 20th Century Fox dovesse richiedere la conclusione, sanno già come portare a conclusione la storia.